L’autorizzazione al Muos di Niscemi «è revocata definitivamente». Il governatore siciliano Rosario Crocetta annuncia lo stop ai lavori nella mega base americana di Niscemi nel Palazzo d’Orleans, durante la visita del neopresidente del senato Pietro Grasso. L’assessorato all’ambiente dell’isola mette un paletto per ora invalicabile ai desideri americani e agli accordi internazionali presi dal governo italiano.

«Per la prima volta in Sicilia il governo ha ascoltato i cittadini – dice l’assessora Mariella Lo Bello – una vicinanza e una disponibilità all’ascolto che è la caratteristica fondamentale dell’esecutivo guidato da Rosario Crocetta». «In questi anni – dice – gli assessorati sono stati dei veri e propri regni, in cui gli assessori lavoravano in solitudine ed autonomia. Ora invece c’è un vero lavoro di squadra. Non c’è stato un solo atto preso in solitudine da Crocetta o da un singolo assessore, su tutto si è sempre registrata la massima convergenza». Poco importa che nemmeno 48 ore fa la giunta abbia subito il terremoto della doppia defenestrazione di Battiato e Zichichi.

I cittadini di Niscemi esultano . La revoca «dà un’iniezione di fiducia a tutti quei cittadini che in questi giorni l’avevano persa, scrivono felicissime le «mamme no Muos». Oggi in città è previsto un corteo che si annuncia molto partecipato, da tutta l’isola e non solo. In regione invece, a differenza di Roma, il governo di minoranza di Crocetta procede bene. La decisione della giunta, tra l’altro, arriva all’indomani della visita alla base Usa di Sigonella del vicepresidente dell’Ars Antonio Venturino (Movimento 5 Stelle), accolto dal console generale Usa Moore appositamente giunto in Sicilia da Napoli.

«Va dato atto al presidente – dice il grillino Giampiero Trizzino, presidente della commissione Ambiente all’Ars – del grandissimo coraggio dimostrato con un atto così impegnativo che noi del Movimento, assieme ai comitati, abbiamo inseguito con feroce determinazione. Ora tutte le opere all’interno della base americana diventano illegittime e pertanto non possono proseguire. Siamo comunque certi che il presidente della Regione si adopererà perché questo provvedimento venga fatto rispettare. Adesso l’attenzione va rivolta alla commissione che dovrà studiare i dati dell’impianto esistente».

Soddisfattissimo anche il democratico Fabrizio Ferrandelli, che che per primo con una mozione accolta dall’aula di palazzo dei Normanni aveva chiesto un annullamento ‘senza se e senza ma’ delle concessioni.: «La revoca definitiva delle autorizzazioni conferma la bontà della battaglia portata avanti dal Pd e condivisa dagli altri partiti. Domani (oggi per chi legge, ndr)sarò a Niscemi a guidare il corteo che diventerà una festa per il risultato ottenuto». Soddisfatto anche il leader di Rivoluzione civile Antonio Ingroia: «Oggi i cittadini hanno vinto la loro battaglia e noi siamo fieri di essere stati al loro fianco».

Il clima della vigilia però non era certo dei migliori, con la Digos che annunciava il pericolo di «anarco-insurrezionalisti» e fa sapere di aver sequestrato nei pressi del percorso della manifestazione «una ventina di assi di legno chiodate realizzate artigianalmente», «cumuli di sassi», «una barriera fatta con travi di legno» e «chiodi a tre punte» ricavati da reti elettrosaldate.

Nei giorni scorsi, com’è noto, non sono mancati i contrasti tra la polizia e gli attivisti No Muos, con diversi cittadini indagati per attentato alla sicurezza dei trasporti, porto di oggetti pericolosi atti ad offendere, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. La Nato trema… e oggi, si spera, sarà davvero una festa.