Infine, il concerto per ricordare Jan Palach organizzato a Verona dall’associazione «Nomos-Terra e Identità», vicina al consigliere comunale Andrea Bacciga – rinviato a giudizio per manifestazioni fasciste rivolte nella forma del saluto romano alle femministe di Non Una di Meno (l’udienza preliminare sarà il prossimo 29 maggio) – si è tenuto sabato 19 gennaio in un capannone nella campagna di Vigasio, in provincia.

Nei giorni precedenti, sia il teatro Stimate, gestito dai padri Stimmatini, sia il teatro del parco divertimenti Movieland avevano prima concesso e poi negato gli spazi, a seguito delle critiche radicali mosse da alcuni rappresentanti istituzionali della Cechia e dai movimenti antifascisti locali. Il luogo scelto per il concerto, a gestione privata, è stato tenuto segreto fino all’ultimo momento nonostante i patrocini pubblici, causando “imbarazzo” anche a una disponibilissima amministrazione.

E poiché l’evento si è svolto in provincia, il patrocinio subito accordato dal consiglio comunale è formalmente decaduto, ma solo per una formalità, sia chiaro: Ciro Maschio (Fratelli d’Italia), presidente del consiglio comunale, ha spiegato di continuare a «condividere la sostanza dell’evento», ma che «il decreto di concessione del patrocinio non è stato inviato perché non ci è stato comunicato formalmente il luogo definitivo del concerto» (le sue dichiarazioni sono state rilasciate circa un’ora prima dell’inizio della serata). È rimasto invece valido il patrocinio della provincia di Verona e il sostegno di Ser.i.t, la società a cui il comune affida i servizi di igiene ambientale e che è presieduta da uno storico esponente della destra locale, Massimo Mariotti. Il quale, presente al concerto, quella sera non ha dato la propria disponibilità a rispondere a qualche domanda poiché impegnato ad «ascoltare vecchi amici cantare».

All’evento per Palach hanno suonato tre gruppi legati all’estrema destra e definiti «nazi-rock» e dai video che sono circolati sui social network si sono visti, tra le altre cose, bracci tesi dal palco. Il presidente di Nomos Michele Marai, qualche anno fa candidato con Forza Nuova, ha dichiarato che erano presenti circa 400 persone.

Nonostante ci fossero ancora biglietti disponibili a chi scrive è stato negato il permesso di entrare: da Andrea Bacciga che non risultava però formalmente né tra gli organizzatori né risulta avere (sempre formalmente) incarichi all’interno di Nomos. L’associazione, a un mese dalla costituzione, ha già ricevuto patrocini e sostegno di comune, provincia e società partecipate per iniziative rappresentative della più estrema delle destre. «Il tutto» fa notare Michele Bertucco, consigliere di minoranza «in assenza di alcun titolo, nessuna referenza, nessun bilancio, nessuna iscrizione a qualsivoglia registro del volontariato».