Cresta di capelli ricci, occhi grandi e castani, Oscar non sorride mai: lo sguardo è sempre rivolto altrove rispetto a dove si trova, nasconde dei pensieri forse troppo gravosi per un ragazzino della sua età, entrato a malapena nell’adolescenza. Uno sguardo che condivide con Stanley, nigeriano, arrivato come tanti a bordo di un barcone e a cui un prete trova dei lavori saltuari come pulire la chiesa o dare una mano al pastore con le sue greggi. SIAMO nel centro della Sicilia, dentro un paesaggio riarso dal sole che è il terzo protagonista del film che Michele Pennetta presenta ad...
Visioni
«Il mio corpo», Oscar e Stanley nella Sicilia postapocalittica
Cinema. Il film di Michele Pennetta alla Festa di Roma, sezione Alice nella Città