«Sono il candidato di un largo fronte di centrosinistra anche per impegnare di più il governo per sostenere questa città. Posso diventare il rappresentante della città in Parlamento». Chiusura della campagna per le suppletive della circoscrizione Roma centro per il ministro dell’economia Gualtieri. Nella sua ultima iniziativa, ieri, erano presenti Enrico Letta e Giorgio La Malfa. Nel frattempo tutti gli eletti del Pd della Capitale erano sparsi nelle piazze del collegio per motivare i cittadini. Nella doppia veste di candidato ministro, inevitabile per Gualtieri parlare dei provvedimenti del governo per l’emergenza virus. Ma ha cercato anche di stare ai temi del collegio: «Il rilancio di Roma non è solo una sfida amministrativa», «è una mobilitazione collettiva di un tessuto vivo che non si può rassegnare al declino». A lui arriva l’inaspettato appello al voto di Stefano Fassina (Leu). Sei gli sfidanti, senza speranza: Leo (Fdi), Rendina (M5s), Rizzo (Pc); Adinolfi (Pdf); Lo Muzio Lezza (Volt); Canitano (Pap). Ma il vero avversario è l’astensionismo. Alle suppletive di Napoli, due settimane fa, ha votato meno del 10% degli aventi diritto.