Cari lettori, dal 3 giugno il manifesto non arriverà più nelle edicole di Palermo e Cagliari. È una decisione molto sofferta ma inevitabile data la situazione della distribuzione nelle isole delle copie stampate sul continente. I costi sono troppo alti. Per una cooperativa come la nostra l’arrivo del giornale è appeso ogni notte all’imprevedibile catena di eventi che dai nostri centri stampa conduce alle rivendite.

Già oggi, durante la settimana, in Sicilia e Sardegna il manifesto arriva poco e male. Ma sono e restano per noi regioni importanti, territori in perenne ebollizione che vogliamo continuare a raccontare e seguire al massimo delle nostre capacità. La deindustrializzazione di Alcoa e del Sulcis, l’inquinamento militare a Perdas de Fogu, le speculazioni edilizie in Costa Smeralda ma anche le terre di Libera nel palermitano, il No Muos di Niscemi, la resistenza di una Lampedusa sempre più frontiera d’Europa, la vecchia Messina di Genovese e quella nuova di Accorinti, solo per citare alcune storie che hanno occupato più volte le nostre prime pagine, sono vertenze fondamentali non solo per gli abitanti delle isole ma per tutto il paese. Molte radici del nostro difficile presente sono nel Sud.

Perciò anche se siamo costretti a uscire dalle edicole di Palermo e Cagliari vogliamo rilanciare.
Per non penalizzare lettori e lettrici, siciliani e sardi da oggi possono leggere il manifesto digitale, per 1 mese, al prezzo simbolico di 1 euro.

E, per le isole, abbiamo attivato un abbonamento postale super-scontato, -50%, che grazie al digitale in omaggio vi farà ricevere il giornale via web e app già dalla mezzanotte senza togliervi il piacere di veder frusciare tutti i giorni la nostra prima pagina di carta: 150 euro per un anno, 80 euro sei mesi.

Abbonandosi sul sito (accetta tutte le carte di credito, PayPal e PostePay) il sistema riconoscerà la provincia postale di consegna e sbloccherà la tariffa speciale a metà prezzo.

Le difficoltà della distribuzione non sono solo del manifesto, la presenza nelle isole è critica anche per gli altri giornali.

In tre anni la diffusione complessiva dei quotidiani in Sicilia è passata da 224mila a 164mila copie (-27%) e in Sardegna da 199mila a 184mila (-8%, dati Fieg). Peggio ancora, da tempo Poste Italiane ha tagliato i voli notturni postali, che comunque restano soggetti a ritardi dovuti al maltempo o ad altre cause del tutto indipendenti dalla nostra volontà. Per noi – come per tutti i quotidiani che non stampano nelle isole – i costi sono superiori ai ricavi, e con la crisi che morde non possiamo permetterci di mettere a rischio i conti.

Non tutto il male vien per nuocere però. Con l’offerta digitale di un mese potrete leggere a 1 euro il manifesto in pdf, che è la replica del giornale in edicola, e anche consultarlo sul sito o scaricarlo su telefonini e tablet Apple e Android per averlo in mobilità. L’offerta del manifesto a 1 euro è disponibile solo fino al 30 giugno.

Chi ama la carta, abbonandosi al postale d’ora in poi potrà leggerlo tutti i giorni per un anno ricevendolo a domicilio al prezzo di costo.

Vi invitiamo insomma a resistere insieme a noi e a sostenerci abbonandovi subito: 40 centesimi al giorno è il prezzo della nostra lotta per la libertà.


Tutte le informazioni sul sito www.ilmanifesto.it/abbonamenti e allo 06/39745482 (lun-ven 9–17)