L’influenza di Reed e dei Velvet Underground sulla formazione di un giovane Bowie, è storia nota. Ma il «duca bianco» si sdebitò con il maestro producendogli «Transformer» (1972) – uno dei suoi capolavori da solista, quello di «Perfect day» e «Wild Side» per intenderci – quando la Rca di quel geniale ma umorale artista proprio non sapeva cosa fare. Ma c’è stato anche un lungo periodo di lontananza fra i due geni, vent’anni, frutto di un dopocena con rissa dove Reed ha assalito Bowie prima con insulti passando poi a vie di fatto. Ma il tempo lenisce le ferite. Bowie, commosso, ha voluto ricordare il maestro nel giorno della sua scomparsa, e lo ha fatto pubblicando uno scatto fotografico che li ritrare insieme e accanto la scritta: «R.I.P. È’ con immensa tristezza che diamo la notizia della scomparsa di Lou Reed morto oggi all’età di 71 anni (2 marzo 1942 – 27 ottobre 2013)». «Era un maestro». Aggiunge nel suo messaggio il «vecchio amico».