Non è una pace, è una tregua, quella che vige in via della Pisana. Durerà fino all’estate, poi, quando sarà il tempo di tornare sui banchi, la ricreazione, nel consiglio regionale del Lazio, sarà finita. È più o meno quanto ha spiegato ieri l’ex candidata alla presidenza della Regione Lazio e capogruppo dei consiglieri del M5S , Roberta Lombardi, al governatore Nicola Zingaretti durante un lungo faccia a faccia durato quasi un paio d’ore.

Il presidente della Regione, debole per quella maggioranza in Consiglio che non è dalla sua parte ma in quella dell’opposizione (26 consiglieri di centrodestra e M5S contro i 24 del centrosinistra), in questi giorni sta corteggiando sia i pentastellati che i civici di Sergio Pirozzi, il sindaco di Amatrice che ieri Zingaretti ha incontrato mentre era in visita nella città terremotata.

Pirozzi però ha tenuto la porta chiusa, neppure quello spiraglio aperto da Lombardi. «Non farò una consultazione con Zingaretti, la mia posizione è chiara. Resto dell’idea che andrebbe fatto cadere il prima possibile. Gli altri faranno le consultazioni perché si fanno forti dei numeri. Io sono da solo, non chiedo niente», ha riferito il «sindaco dello Scarpone».

Lombardi invece ha preparato la strada per vendere poi cara la pelle: «Abbiamo proposto al presidente Zingaretti un periodo di prova che arriverà per noi alla pausa estiva o al massimo all’approvazione dell’eventuale collegato al bilancio – ha riferito al termine dell’incontro –  E abbiamo chiesto che una serie di cose vengano messe sul tavolo».
Il giro di consultazioni con l’opposizione continuerà oggi, con la Lega e le destre. Per ultimo rimane il nodo dell’alleanza con Leu, saltata martedì e tutta da ricucire.