«Ascoltare le letture mi ha permesso di parlare meglio soprattutto di me stesso» (Stefano). «È la possibilità di farsi spiegare ciò che non si comprende» (Liliana). Così gli utenti del Centro salute mentale di San Daniele del Friuli (Udine) sintetizzano l’esperienza delle «letture volontarie e terapiche» che si ripete con sempre più emozioni, anche grazie alla partecipazione di ospiti come Gianni Mura, Nada, Sara Simeoni, Giuseppe Battiston, Federico Buffa o Tullio Pericoli.

LA LIBROTERAPIA dell’associazione Leggermente, dopo cinque anni, è riassunta nel libro-catalogo curato da Giulia Patui e da Bottega Errante edizioni. Regala l’originale «laboratorio» che si prende cura di tutti grazie alla lettura a voce alta, in pubblico, di autori più o meno celebri. È davvero una forma di resistenza all’inutile rumore di sottofondo quotidiano e insieme la voce nel silenzio che risveglia sentimenti, ricordi, vitalità. Insomma, la migliore conferma di come in un angolo del Nord Est il servizio pubblico (Ass 3 e Csm) funzioni a meraviglia, al punto da rappresentare una straordinaria forma di antidoto alle solitudini.

Spiega Massimo Cirri, psicologo e conduttore di Caterpillar, nell’introduzione: «I libri sono delle bellissime soglie, perché puoi entrarci e anche uscire. Apri e leggi, poi chiudi e smetti. Quando ci sei dentro ti ci riconosci proprio». Poi Libroterapia sventaglia i volti dei protagonisti, i titoli «pubblicati» a San Daniele, la sequenza degli appuntamenti cominciati in quel lontano martedì 6 novembre del 2012 con Calvino, Benni, Fante e Bordiglioni.

«Mi è sembrato di stare con amici interessanti davanti al caminetto e nessuno stonava o alzava la voce. E le parole, anche quelle più preziose, erano quasi gente di famiglia. Senza gradi di separazione», testimonia Emanuela Audisio sul clima di «leggermente fraterni» che si respira a San Daniele.

TUTTE PAGINE che restituiscono sorprese fantastiche, come quella dell’artista Stefano Peres che conia «balzeccare», cioè azzeccare al balzo con la parola il senso del tutto: locuzione riconosciuta dall’Accademia della Crusca che è entrata nella Treccani.
Dunque, libri come cibo per la mente e medicina dell’anima. Sottolinea Paolo Patui, «inventore» e direttore artistico della rassegna friulana: «Leggere implica una libertà assoluta. Se lo fai a voce alta, ridai memoria ai vecchi filò del passato, costringi l’ascoltatore a fermare la corsa e a riprendersi il tempo. Gli dici, in sostanza, che non è più solo».

E a ottobre si riparte con un nuovo «cartellone» di serate che possono contare sulla rete di sostegno che spazia dal Comune alla libreria W. Meister fino ai sostenitori dell’associazione sparsi non solo per la penisola. A chi interessa, le informazioni sono disponibili nel sito www.leggermente.it che, a breve, pubblicherà anche gli appuntamenti della stagione 2017-18.