In un’intervista alla Ukrains’ka Pravda lo scorso 4 febbraio, ha raccontato di aver alzato la prima bandiera nazionale ucraina nel 1989. Dmytro Yarosh (nella foto Reuters) ha 42 anni, un passato da insegnante e tre figli: è il leader di Settore Destro (Praviy Sektor) una delle formazioni neonaziste, protagoniste della battaglia di Kiev: organizzati, equipaggiati ed armati, hanno determinato l’esito dell’evoluzione politica del paese, fin dalle prime proteste contro Yanukovich.
E da ieri, sappiamo che Yarosh si candiderà alle presidenziali del 25 maggio.

Sarà un momento decisivo per la formazione ultra nazionalista, che si richiama, come altre della galassia nazi, a Stepan Bandera, per capire la sua portata politica oltre che «di piazza». Di sicuro Settore Destro è una formazione organizzata, a livello militare, ma non solo. Si dice che le sue formazioni siano state pagate, quindi finanziate, durante i giorni di Majdan, non solo per gestire al meglio le strade e i manfiestanti, ma anche per tutto quanto girava intorno alle proteste. Ovvero, la gestione dei media internazionali e quanto veniva diffuso su internet, con persone impegnate e pagate anche nel controllo dei social network, ucraini e non solo.

Yarosh, nell’intervista al magazine ucraino, racconta anche la genesi della formazione di Settore Destro, capace di far confluire nel suo gruppo, persone provienti da altri assembramenti. Yashov, originario della zona occidentale del paese (parla ucraino e russo), ha specificato anche che in piazza Majdan ci sarebbero stati tra i 1500 e i 2000 appartenenti alla sua organizzazione e che a livello nazionale sarebbero in grado di raccoglierne circa 4mila. Senza Settore Destro, è lecito credere che Majdan non ce l’avrebbe mai fatta.

Resta da vedere quanto sia spendibile questo nocciolo duro di militanti, a livello di rappresentanza politica. Pravyi Sektor ieri, ha annunciato di essere pronto a trasferirsi in Crimea per combattere. È proprio la componente anti russa – cui non corrisponde una tendenza europeista – ad aver catalizzato i militanti: del resto come ha raccontato Yarosh in un’intervista al Time, Settore Destro disporrebbe di armi a sufficienza per difendere tutta l’Ucraina dall’occupazione. Quanto ai sentimenti europeisti, la posizione è piuttosto netta ed è stata dimostrata dall’ opposizione, di fatto, anche nei confronti del nuovo premier Yatseniuk.

Va bene un accordo di associazione, ma il movimento neo nazista ci tiene alla radici storiche, nazionalistiche e religiose dell’Ucraina e vuole mantenere questa unicità, dichiarandosi dunque contro l’entrata dell’Ucraina in Europa. C’è da chiedersi cosa pensi Yarosh dei recenti apprezzamenti del Fondo Monetario nei confronti del proprio paese: una possibilità di catturare ancora più voti, o il rischio di ritrovarsi ancora più contro il prossimo governo di Kiev?