Pristina annuncia il divieto di ingresso nell’autoproclamato Kosovo indipendente «per tutte le autorità della Serbia», ingresso garantito dagli accordi Kfor e Onu.

Jetljir Ziberaj, consigliere del ministro degli Esteri Behgjet Pacolli, ha reso noto che il governo ha deciso di non concedere più alcuna autorizzazione all’ingresso in Kosovo di rappresentanti e dirigenti serbi – che spesso hanno rischiato la vita per entrare.

Per Ziberaj la decisione è stata presa «per le minacce al Kosovo da parte di Belgrado, per la propaganda ostile e le notizie false sulla presunta catastrofe umanitaria nel nord del Kosovo a maggioranza serba…creata artificialmente dalla dirigenza di Belgrado». «Tutte le richieste saranno respinte – ha concluso – finché continuerà questo comportamento».