Allerta gialla oggi sul Nord e ancora su Emilia Romagna, Abruzzo, Sardegna e Sicilia occidentale. Il bollettino del maltempo continua a fare paura. Ieri il direttore della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, ha chiesto di rivedere le norme sulla sanatoria a Ischia in via di approvazione: «Laddove le case sono costruite in aree sottoposte a vincoli, come il vincolo idrogeologico o altri vincoli, bisogna demolire e delocalizzare».
Intanto, il governo è al lavoro per reperire i fondi per affrontare l’emergenza. «La Sicilia sarà tra le regioni per cui delibereremo lo stato di emergenza nel prossimo Consiglio dei ministri, che si terrà in settimana – ha spiegato il premier Giuseppe Conte -. Per gli interventi strutturali, come il riassetto del sistema idrogeologico, abbiamo già preventivato 900 milioni di euro l’anno per tre anni, soldi che già abbiamo». E per l’emergenza:

«Delibereremo altre somme da spendere rapidamente per ripristinare il sistema viario e per i primi più urgenti interventi che le regioni potranno adottare. Il saldo finale non è stato ancora stabilito ma stiamo cercando di ampliare il plafond a disposizione».

Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha sottolineato: «Il governo destina i fondi alle regioni che li gestiscono d’accordo con i comuni. Quindi la progettazione è a livello regionale e comunale. I fondi sono collegati alle progettazioni, prenderli dal bilancio dello stato o dalla Banca europea non ha senso se non ci sono i progetti perché si pagano gli interessi. Il governo però sta valutando la possibilità di accedere ai fondi europei di solidarietà per i danni causati dal maltempo. Andrò a visitare i luoghi solo quando potrò portare risorse e cose fatte».

Ieri Margaritis Schinas, portavoce della Commissione Ue, ha spiegato: «Per attivare il fondo di solidarietà occorrono stime e quantificazioni, farlo dopo due giorni è piuttosto difficile se non impossibile. Comunque l’Ue è in costante contatto con le autorità italiane». Il governo Conte aveva deciso di riconsiderare il prestito a tasso agevolato dalla Banca europea per gli investimenti da 800 milioni per il rischio idrogeologico, la Bei però fa sapere che il finanziamento è ancora sul tavolo.

Se una stima definitiva dei danni ancora non c’è, il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha annunciato lo sblocco di 40 milioni per la messa in sicurezza del territorio da parte del ministero dell’Ambiente. È tornato, invece, sul tema normativa ambientale il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi: «Noi in emergenza dobbiamo derogare a tutte le norme, compreso il codice degli appalti, o non riusciremo a far nulla». Nonostante il dl Urgenze con le misure per Genova sia ancora in discussione, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli l’ha citato come esempio da seguire: «Sul caso Genova abbiamo snellito tutte le procedure e anche messo i soldi. Cercheremo di fare altrettanto. Quella che ci interessa di più, però, è l’opera preventiva e non post emergenza».