Diecimila soldati: dopo l’uccisione di 60 militari della coalizione, lo scorso venerdì, arriva violenta la risposta del fronte anti-Houthi. Secondo al-Jazeera, sarebbe questo il numero di soldati dispiegati in Yemen. Diecimila soldati significa, nella pratica, un’invasione via terra. Lo confermano fonti qatariote: «L’operazione a Sana’a vedrà l’utilizzo di bombardamenti intensivi per sostenere l’offensiva terrestre». Subito si accoda l’Egitto, che insieme all’Arabia saudita ha promosso l’operazione contro lo Yemen: fonti egiziane hanno fatto sapere alla Reuters che un numero non definito di soldati arriverà in Yemen. A cui si aggiungerebbero altri 6mila soldati sudanesi.

E con i soldati aumenta anche il numero di raid. Di nuovo nel mirino c’è Sana’a. Ieri almeno 10 persone sono morte nella capitale, altre 10 a Ibb e almeno 5 nella provincia di Taiz. A morire non sono solo yemeniti: le bombe saudite hanno colpito l’ovest del paese, la provincia di Hodeidah, uccidendo 22 pescatori indiani a bordo di navi lungo la costa di al-Khukhah. Secondo Riyadh, il target erano navi di contrabbandieri di carburante, ormai introvabile nel paese a causa del blocco navale e aereo imposto dalla famiglia Saud.