Un giallo misterioso si svolge ancora una volta a villa Piccolomini, che il giovane conte Nicolò Piccolomini, lasciò in eredità agli attori italiani, quelli anziani e bisognosi che erano riusciti a fare il mestiere che lui aveva sempre sognato di fare. Così è stato per gli ultimi anni, dopo una dura vertenza . Ora la situazione si ripete: il governatore Zingaretti, invece di nominare il proprio rappresentante nel cda, ha deciso di commissariare villa Piccolomini. Ne i suoi uffici si è scatenata una bagarre su chi avesse diritto a quel titolo,e tra ricorsi al Tar e altre assenze misteriose in cda, la villa è bloccata. Anzi no, è stata occupata dagli attori, unici eredi aventi diritto. E l’altro ieri è arrivato un funzionario di Zingaretti, e anche la polizia. Chiedevano documenti, non autografi. Hanno dalla loro anche un comitato di quartiere che reclama l’uso pubblico di quel parco: è solo una coppia, ma il loro cane pare prediliga quell’area… Insomma una commediaccia all’italiana. Chissà che Zingaretti non si ravveda, cali il sipario e renda agli attori bisognosi l’aiuto cui hanno legale diritto!