Alcuni degli incendi che continuano a svilupparsi negli Stati uniti sono così gravi che i veterani dei vigili del fuoco affermano di non averne mai visti di simili. Producono un loro clima: pirocumuli, fulmini secchi, fuochi-tornado, sembrano termini usati in un film apocalittico, invece sono la realtà che i vigili del fuoco della costa ovest stanno affrontando da settimane.

Solitamente gli incendi sono attentamente monitorati e il loro movimento viene previsto in modo che i vigili del fuoco non finiscano intrappolati. Tuttavia, quando gli incendi sono molto intensi, a volte possono creare un proprio clima, rendendo quasi impossibile prevederne le mosse.

Il Dixie Fire in California è uno di questi incendi, il più grande che lo Stato abbia mai dovuto affrontare: iniziato quasi un mese, non è stato ancora spento. Ha distrutto 2mila km quadrati di territorio e quasi mille edifici e costretto 12mila persone alla fugae. Il fumo è arrivato a 1.600 km di distanza.

«Quando gli incendi sembrano superare le condizioni meteorologiche e creare il proprio clima, diventa un grosso problema di sicurezza per tutti perché non possiamo più fare molto affidamento sulla scienza – ha dichiarato alla Cnn Robyn Heffernan, meteorologo e studioso di incendi con il National Weather Service – Con i cambiamenti climatici che causano l’aumento e l’allungamento delle stagioni degli incendi, la cosiddetta meteorologia degli incendi sarà più utile che mai. È un’area della scienza relativamente nuova ma che è diventata fondamentale».