Dopo settimane di attesa sembra che il Ddl sulla “Buona Scuola» sia stato rintracciato ieri dalle parti del Quirinale. Dove è in corso l’esame di un provvedimento che istituisce la figura del «preside-padre-padrone» e quella dei «docenti nomadi» costretti a cambiare scuola ogni tre anni. Contro questo obbrobrio, che lunedì ha ricevuto la «bollinatura» da parte della Ragioneria di Stato andranno in piazza gran parte dei sindacati della scuola il prossimo 18 aprile. In attesa del parere del Quirinale voci insistenti ieri davano il Ddl incardinato alla Commissione Cultura dove la discussione potrebbe partire lunedì 30 marzo (giorno in cui le commissioni non lavorano) o più probabilmente il giorno successivo. La retorica delle indiscrezioni parla di «cronoprogramma», in puro stile renziano. I tempi sono da sincope: tempo per gli emendamenti fino al 24 aprile. Discussione negli ultimi tre giorni del mese e poi, sprintando, di corsa al Senato. Pronti per finire entro fine maggio quando le scuole dovranno comunicare il piano formativo e dovranno sapere chi sarà assunto. Sempre che non ci siano sorprese e intoppi, il che è probabilissimo. Quelli che da sette mesi impediscono al governo di far coincidere gli annunci con la realtà.

 

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AAA cercasi Ddl Buona Scuola in Parlamento