Cittadini del mondo, questo è il significato più immediato e letterale del termine «cosmopolitismo». Molte sono le riflessioni che possono aggiungersi intorno al tema che, alla prova della complessità del presente, tange l’idea secondo cui il mondo, per non costringere, dovrebbe assumere il proprio perimetro come un continuo sconfinamento. Partendo, per esempio, da un ripensamento della vivibilità e declinandone diversamente le frontiere. Un mondo più mobile e articolato, insomma, di quanto l’etimo generoso di cosmopolitismo non preveda. Perché per dirsi cittadini del mondo bisogna avere chiara l’idea di «cittadinanza» e di «mondo» e non è cosa semplice. Muovendosi tra teoria...
Cultura
Il cosmopolitismo e le sue pratiche
INCONTRI. La terza edizione del Festival Mimesis a Udine