Quello che segue è un contributo alla discussione, un documento aperto, che cerca di definire obiettivi e metodi di una Sinistra plurale, inclusiva, capace di attivare processi democratici e radicamento territoriale. Una Sinistra che investe su di un processo politico culturale autonomo, che vive e si muove nelle contraddizioni del tempo presente. Un documento aperto alla adesione di chiunque condivida l’approccio e l’approdo, la costruzione del nuovo Partito della Sinistra entro il 2016. Che il viaggio abbia inizio.

Ridare senso alla parola politica è sfida ambiziosa, ma essenziale per riprendere in mano il nostro destino. Cosmopolitica, la tre giorni di febbraio deve essere l’avvio, il  calcio di inizio, del processo di organizzazione del nuovo partito della sinistra. Un avvio largo, partecipato, accogliente, capace di cura e rispetto delle tante culture che non si arrendono alle compatibilità renziane né all’urlo sguaiato di Beppe Grillo. Una tre giorni ricca di eventi e incontri all’insegna del cosmo, dello sguardo ad altezza della complessità che va stravolgendo gli assetti della geo politica mondiale tra crisi finanziaria, guerra e flussi di profughi in fuga dalla paura e dalla povertà. Cosmo appunto con la sua straordinaria bellezza e complessità. E non certo cosmesi.

C’è bisogno di una invasione di campo capace di eccedenza democratica pronta a ribaltare i tavoli ingessati del ceto politico in cerca di auto riproduzione. E più si è distanti dal vincolo di popolo, dalla responsabilità sociale delle parole che utilizziamo, più è grande la disinvoltura autoreferenziale. La sinistra è stata vincente e ha travolto le resistenze moderate quando ha saputo connettersi con le inquietudini e il bisogno di cambiamento. Per fare questo serve un evento di massa, trasparente, democraticamente determinato, serve rompere qualsiasi tentazione proprietaria e spostare la sovranità in capo alle persone che accetteranno la sfida del cambiamento. Una tre giorni capace di darsi delle priorità dal punto di vista della ricostruzione di una cultura politica della sinistra.

Referendum costituzionale contro la deriva autocratica del governo Renzi, sapendo coniugare l’esistenza, la dimensione del futuro, del progetto di vita con la democrazia materiale come volano di opportunità e redistributore di uguaglianza sostanziale.

Diritti civili e diritto all’affettività uguale per tutti, mettendo al centro la singolarità della persona, del suo corpo sessuato, la sua inviolabile ricerca di benessere e felicità. Ogni genere di felicità.

Trama sociale e trama democratica come fondamento per la ricostruzione di una nuova etica pubblica, della trasparenza del rapporto tra economia, finanza e politica, per fare della lotta alla corruzione e alle mafie una critica permanente del potere e dei poteri e della democrazia partecipata la leva di una riforma morale della società e dello stato.

Giustizia sociale come urgenza di rilanciare un discorso pubblico radicato nella condizione del lavoro, del welfare, del salario e del reddito. E’ l’ingiustizia la grande malattia del nostro tempo.

Conversione Ecologica che metta al centro non solo l’evoluzione delle tecnologie per la difesa dell’ambiente, ma anche i cambiamenti sociali e degli stili di vita per andare in contro a “un futuro amico”, che parta dalle economie del territorio incidendo però a livello globale” (Alex Langer ). E’ fondamentale che si affermi un percorso basato su un nuovo paradigma che consideri come inscindibili la dimensione ecologica, quella economica e sociale dello sviluppo. Una piattaforma programmatica che metta al centro l’economia collaborativa dei coworker, la sostenibilità e la centralità della conoscenza.

Europa come imprescindibile luogo della nostra cittadinanza, perimetro da democratizzare, da far tornare a vivere come passione civile e orizzonte politico contro la tecnocrazia finanziaria e le tentazioni nazionali dei populisti capaci solo di immaginare muri, dazi, frontiere e luoghi in cui battere moneta. L’Europa come campo della contesa senza possibilità di esodo.

Sono le grandi questioni attorno alle quali oggi può comporsi il profilo di un soggetto politico autonomo, che misuri la propria capacità di presa sulla società italiana sul terreno della proposte, non per differenza rispetto ad altri. Un soggetto politico che si ponga contestualmente il tema dell’alternativa di società e quello dell’alternativa di governo, contrastando apertamente il dominio della tecnica e del populismo. Provando a battere sul campo le attuali cristallizzazioni di una offerta politica che, lasciando a casa una parte consistente dell’elettorato, si organizza intorno a tre poli, quello dei razzisti espliciti che si nutrono del capro espiatorio dei migranti, quello populista che da in pasto all’opinione pubblica ciò che resta dell’Europa e quello che si concentra intorno al governo, alla premiership. Nostro obiettivo esplicito è quello di rompere questa rappresentazione senza derive minoritarie separate dalla realtà. E’ una partita aperta, in cui ancora una volta bisogna saper sparigliare, saper parlare alle inquietudini, al malessere espresso da parte del mondo sindacale e della sinistra, ai tanti che non si aspettano più nulla dalla politica.

Il nuovo soggetto della sinistra dovrà inoltre cimentarsi con le forme di autorganizzazione territoriale, con il mutuo aiuto, con le diverse articolazione della democrazia di prossimità. In questo senso ben venga una piattaforma digitale, libera, trasparente, capace di supportare questo sforzo senza immaginare scorciatoie capaci solo di spostare in rete quello che non riusciamo a far vivere nella società. La sinistra non ha bisogno di Avatar, né di giocare con gli stati d’animo alimentati spesso dalla dimensione social, e ancor meno ha bisogno di una democrazia del sondaggio che semplifica negando il terreno del confronto e del convincimento reciproco. Il senso della politica si costruisce ancora in presenza. Ciò che è online deve poter vivere offline. In presenza prende forma il legame sociale, che è fatto di riconoscimento dei corpi, del diventare popolo, della fatica di assumere la condizione del singolo e declinarla in agire collettivo. La sinistra ha bisogno di conflitti, casematte, presidi di società, di insediamenti comunitari, sedi territoriali, valorizzazione dei beni comuni e nessi amministrativi capaci di attraversare la dimensione del governo. E ha bisogno di utilizzare tutti gli strumenti utili a questo obiettivo, rete compresa. Dunque tanti strumenti e nessun solista.

Da ultimo è fondamentale uscire da Cosmopolitica con un processo aperto, inclusivo, che definisca la data del congresso fondativo, che inviti alla partecipazione, che non appaia come una ridotta, che non formalizzi alcun gruppo dirigente visto che non esistono modalità di legittimazione democratica. Che consegni la sovranità temporanea del processo in atto ad un comitato promotore composto da figure autorevoli della sinistra, sindaci, intellettuali, attivisti e militanti, gruppi dirigenti nazionali e locali, gruppo parlamentare. Con una particolare attenzione alle figure che rappresentano le aggregazioni della sinistra nelle comunità locali e nei territori. Che avvii il tesseramento, che fissi una data tra i 60 e i 90 giorni in cui in ogni regione, città, area metropolitana si possa arrivare a degli esecutivi transitori democraticamente eletti.

Ci vuole coraggio, un coraggio nuovo, che si assuma l’onore del costruire tra le macerie della nostra società e non solo del definirsi per contrarietà. Ci vuole una narrazione capace di appassionare e accendere gli animi, che utilizzi la tecnica della consultazione in rete senza farsela bastare. Ci vuole un corpo da mettere in campo, da far respirare tra le contraddizione del tempo presente, e non una dimensione virtuale da influenzare dalla poltrona di casa.

Per far nascere un partito di sinistra servono idee forti, pratiche quotidiane, discussioni plurali, poche certe regole valide per tutti. E una dose massiccia di democrazia partecipativa. Soprattutto serve la scintilla del cercare ancora, della solidarietà, della fratellanza, della sorellanza, serve sentirsi parte di una comunità, compagni e compagne che scelgono di affrontare il presente con un vincolo di comunanza. Non si cambia il mondo senza una certa dose di imprudenza e senza la costante ricerca di quote di felicità da mettere in comune.

La sinistra vince sulla tecnica e sul marketing se si trasforma in connessione sentimentale, in racconto performante capace di incidere sui bisogni, capace di mettersi in ascolto del desiderio. In fondo il cosmo come la politica alludono alla costante necessità di trovare occhi nuovi e nuovi orizzonti. Noi ci mettiamo in cammino spinti soprattutto da questa rinnovata volontà di agganciare il vento del cambiamento.

Firme

Guglielmo Abbondati, Sel Lazio; Nazzarena Agostini, già candidata L’Altra Europa per Tsipras; Agnese Ambrosi, Tilt; Iacopo Argilli, Sel Roma; Raffaele Aurisicchio, coordinatore prov. Sel Avellino; Federica Barbacini, coordinatrice prov. Sel Parma; Elena Baredi, coordinatrice Sel Emilia Romagna; Gaetano Basti, già Pres. Reg. Verdi Abruzzo; Alberto Belloni, Sel Roma; Daniela Bianchi, Cons. Reg. Sel Lazio; Marta Bonafoni, Cons. Reg. Sel Lazio; Franco Bordo, deputato SI; Mino Borraccino, Cons. Reg. Puglia Noi a Sinistra per la Puglia; Maurizio Camerini, coordinatore prov. Sel Rieti; Esildo Candria, cons. Prov. Macerata; Gaetano Capuano, coordinamento regionale Sel Lazio; Raffaella Capuozzolo, assemblea reg. Sel Campania; Andrea Castagna, Sel Veneto; Andrea Catarci, Pres. VIII Municipio Roma; Gianni Cerchia, docente universitario; Anna Maria Cesaretti, Sel Roma; Marcello Chessa, Assemblea reg. Sel Campania; Lorenzo Cicatiello, Sel Benevento; Stefano Ciccantelli, coordinatore prov. Sel Teramo; Michele Conia, sindaco di Cinquefronfi (Rc); Mario Coppeto, Pres. V municipalità Napoli; Andrea Core, Esecutivo nazionale UDU; Francesco D’Agresta, coordinamento reg. Sel Abruzzo; Gigino D’Angelo, coordinatore Sel Molise; Cecilia D’Elia, coordinamento nazionale Sel; Silvio De Lutiis, coordinatore prov. Sel Chieti; Gino De Paolis, Cons. Reg. Sel Lazio; Tommaso Di Febo, coordinatore Sel Abruzzo; Giovanni Di Iacono, Ass. Comune di Pescara; Roberto Di Lodovico, coordinamento Reg. Sel Abruzzo; Dino Di Palma, Presidenza Naz. Sel; Filomena Diodato, Presidenza nazionale Sel; Donatella Duranti, Deputata SI; Michele Ciro Esposito, capogruppo Sel VI municipalità Napoli; Maurizio Fabiani, Sel Caserta; Enzo Falco, Sel Caserta; Susi Fantino, Pres. VII Municipio Roma; Claudio Fava, deputato SI; Ciccio Ferrara, deputato SI; Francesco Forgione, Presidenza nazionale Sel; Giuseppe Fortuna, coordinatore prov. Sel Frosinone; Marco Fumagalli, Presidenza Naz. Sel; Beniamino Gallinaro, coordinatore prov. Sel Latina; Leila Maria Genua, Assemblea nazionale Sel; Massimiliano Giacchella, cons. comune di Senigallia; Franco Giordano, Presidenza Naz. Sel; Carlo Girolametti, Ass. comune di Senigallia; Roberto Gramiccia, critico d’arte; Sara Graziani, Sel Lazio; Arianna Grillo, Cons. Prov. Rieti; Florian Kronbichler, deputato SI; Daniele Licheri, coordinatore prov. Sel Pescara; Enrico Luciani, Pres. Compagnia Portuale Civitavecchia; Francesco Madonna, Coordinatore prov. Sel Caserta; Tino Magni, Presidenza Naz. Sel; Giorgio Mancini, coordinatore prov. Sel Ascoli Piceno; Paola Marchetti, coordinatrice prov. Sel Viterbo; Guido Margheri, coordinatore Sel Bolzano; Ivano Martelli, Cons. comune di Pescara; Samuele Mascarin, Assessore comune di Fano; Walter Massa, Arci Liguria; Donato Mattei, coordinamento metropolitano Sel Roma; Tonino Matteucci, Ass. Comune di Cantiano (PU); Mario Mazzocca, Sottosegr. Giunta Reg. Abruzzo; Mario Melfi, coordinamento Sel Calabria; Gianni Melilla, deputato SI; Massimiliano Milone, coordinatore Sel Genova; Guglielmo Minervini, Capogruppo Reg. Puglia Noi a Sinistra per la Puglia; Vincenzo Montelisciani, coordinatore prov. Sel L’Aquila; Valentina Morigi, Assessore Comune di Ravenna; Paola Natalicchio, Sindaca di Molfetta; Simone Oggionni, coordinamento nazionale Sel; Mariella Palmieri, Sel Salerno; Luca Panicucci, coordinatore prov. Sel Pisa; Salvatore Parisi, Consigliere Comune di Napoli; Guido Pasi, assemblea regionale Sel Emilia Romagna; Gianni Pastorino, Consigliere reg. Rete a Sinistra Liguria; Gianluca Peciola, Sel Roma; Simone Petrangeli, Sindaco di Rieti; Igor Prata, Sel Caserta; Mirko Principato, Segreteria Prov. Sel Savona; Stefano Quaranta, deputato SI; Lara Ricciatti, deputata SI; Renzo Rivalta, coord. prov. Sel Forlì; Arcangelo Sannicandro, deputato SI; Tonino Scala, coordinatore Sel Campania; Enrico Sitta, Tilt; Massimiliano Smeriglio, vice pres. Regione Lazio; Peppe Spiezia, Sel Caserta; Giancarlo Torricelli, coordinatore Sel Lazio; Alessandra Tuffanelli, coordinatrice Prov. Sel Ferrara; Salvatore Vozza, Presidenza Naz. Sel; Gianni Zagato, Presidenza nazionale Sel; Filiberto Zaratti, deputato SI; Gianco Zueneli, Sel Trento

Per adesioni scrivere a: cosmoepolitica@libero.it