Cgil Cisl e Uil, Legacoop, Confcooperative e Legautonomie propongono un piano alternativo a quello della regione. «Una sorta di contropiano dei rifiuti – scrivono – con proposte concrete e obiettivi da raggiungere». Da un quindicennio la gestione dei rifiuti in Calabria è impostata nella modalità «emergenza permanente». Tra le priorità individuate, una legge regionale per il riordino del sistema impiantistico che definisca regole di trasparenza e legalità nell’assegnazione degli appalti alle società di gestione, il varo di un sistema di raccolta porta a porta che punti sul recupero della frazione umida e degli imballaggi domestici, fondi per la prevenzione della produzione di rifiuti, più investimenti per gli impianti di compostaggio, l’introduzione di una ecotassa regionale per lo smaltimento dei rifiuti in discarica che premi comuni e cittadini virtuosi, la bonifica dei siti contaminati. «Il tutto – concludono – alzando l’asticella della raccolta differenziata al 50%, obiettivo minimo previsto dalle norme nazionali e totalmente ignorato nella politica dei rifiuti della Regione Calabria».
Il contropiano di sindacati e Legacoop
Cgil Cisl e Uil, Legacoop, Confcooperative e Legautonomie propongono un piano alternativo a quello della regione. «Una sorta di contropiano dei rifiuti – scrivono – con proposte concrete e obiettivi […]
Cgil Cisl e Uil, Legacoop, Confcooperative e Legautonomie propongono un piano alternativo a quello della regione. «Una sorta di contropiano dei rifiuti – scrivono – con proposte concrete e obiettivi […]
Pubblicato 10 anni faEdizione del 11 maggio 2013
Pubblicato 10 anni faEdizione del 11 maggio 2013