«Un termovalorizzatore per ogni provincia in Campania»: non c’è pace nell’esecutivo gialloverde da quando Matteo Salvini ha lanciato il suo diktat. Al terzo giorno di polemiche, con tutti i 5S per una volta uniti nel dire no, è intervenuto ancora Palazzo Chigi a ricordare che il garante del contratto di governo (dove gli inceneritori non ci sono) è il premier Giuseppe Conte e domani a Caserta, durante il Consiglio dei ministri sulla Terra dei fuochi, si farà la sintesi.

SALVINI NON SEMBRA preoccuparsene, infatti ieri ha detto: «Parlerò con Di Maio, con cui abbiamo sempre trovato l’accordo, nell’interesse dei campani e non per gli interessi di altri. La Campania è una delle poche regioni che dai rifiuti ci perde e non ci guadagna. Siccome non vorrei che i bambini morissero di fumi tossici, il governo ha il dovere di trovare soluzioni». Più che preoccupato per la salute del Sud, a cui le regioni del Nord sottraggono risorse dal sistema sanitario grazie alla ripartizione iniqua dei fondi nazionali, Salvini sembra sensibile agli affari e infatti nella battaglia pro inceneritori si trova accanto compatta tutta Forza Italia. A margine dell’assemblea nazionale della Cna, il leader leghista ha aggiunto: «Il governo Berlusconi aveva un piano per cinque termovalorizzatori puliti e produttivi, il piano è rimasto nel cassetto. Mi domando chi e perché, sia a livello locale che a livello nazionale, negli ultimi quindici anni non ha fatto partire i lavori. I rifiuti vanno smaltiti producendo anche utili, energia, ricchezza e non producendo i roghi tossici che ammazzano». Ad Alessandro Di Battista, che venerdì ha commentato «Salvini non sa di cosa sta parlando», ha replicato: «Lo invidio, mi redarguisce dalle spiagge del Guatemala».

DI MAIO PERÒ SUL TEMA non può cedere, pena l’implosione dei 5S, così cerca di rintuzzare gli attacchi: «È la mia regione, il movimento ha preso quasi il 60% e crediamo di sapere che in quella regione non bisogna fare il business degli inceneritori ma fermare il business dei rifiuti. La grande sensibilità di Gianroberto Casaleggio per l’ambiente è nel nostro contratto di governo: c’è l’economia circolare, ci sono i cicli virtuosi dei rifiuti e il graduale spegnimento degli inceneritori». E ancora: «Non serve creare tensioni inutili quando una cosa non è nel contratto e quindi il problema non si pone».

Ma per Salvini il contratto sembra ormai roba vecchia: «Il sabato sono di animo positivo non ho voglia di polemizzare – sostiene -. Lo dico agli amici di governo con cui ho firmato un contratto. Poi la realtà cambia e c’è bisogno di andare avanti e non indietro». E il leder leghista aggiunge una frecciata velenosa: «Sono contento siano ripresi i lavori della Tap».

TORNA AD ATTACCARE Salvini anche il presidente della Camera, Roberto Fico: «Non vogliamo e non dobbiamo tornare indietro proprio per tutelare la salute delle persone che abitano la mia terra. Il problema dei rifiuti lo conosco. L’ho vissuto sulla mia pelle nel corso degli anni in cui ho lottato insieme a tanti cittadini per la salvaguardia dell’ambiente. In Campania c’è un’emergenza ma è quella dei roghi: gli incendi dolosi nei depositi e nelle discariche abusive. Su questo ci deve essere un impegno serio».

AL MINISTRO DELL’AMBIENTE, Sergio Costa, tocca difendere le sue prerogative dall’assalto leghista. Così è costretto a ribadire: «Il mio no agli inceneritori è argomentato e si tratta di argomenti su cui esisteva l’accordo di tutti nel governo. Quel tipo di impianti sono il fallimento del ciclo integrato e con l’incremento della differenziata saranno inutili. Non lo dico io, lo dicono le imprese». Sul tema è intervenuto anche il governatore Vincenzo De Luca, più volte attaccato da Salvini sul tema impianti e raccolta differenziata: «Chiederò al premier Conte di farla finita con questa buffonata propagandistica perché veramente ci stanno rompendo le scatole. Stanno creando un clima totalmente sbagliato. Questi nostri amici sembrano interessati solo a fare campagne elettorali permanenti. Il ministro dell’interno è giovane, entusiasta e renitente agli approfondimenti dei problemi».