Arrivare a vedere il mondo così com’è, informa Iris Murdoch, è un compito. Non è un caso che il passaggio, tratto da La sovranità del bene, si trovi in epigrafe a un libro altrettanto denso, Sovrane. L’autorità femminile al governo, scritto da Annarosa Buttarelli nel 2013 e che nel frattempo ha generato numerose discussioni politiche in tutta Italia. Sovrane è diventato così un ponte necessario per chi, nei sindacati, nelle scuole, nella formazione, nella politica locale e nazionale – solo per citare alcuni dei contesti in cui si è dipanato il discorso – ha creduto di condividerne l’intenzione: «l’accadere di una conversione trasformatrice», laddove per conversione si intende un capovolgimento e una sovversione a partire dal pensiero della differenza sessuale italiano.

L’esito più alto è ora la Fondazione per la Scuola di Alta Formazione per Donne di Governo che oggi, alle 18, verrà presentata a Roma presso il Palazzo delle Esposizioni (Sala Cinema, scalinata di via Milano, 9a). L’iniziativa, si legge nell’invito, è diretta a donne che intendono accedere alle istituzioni della rappresentanza, centrali e locali, a donne che già ricoprono ruoli di governo aziendale pubblico o privato, che pensano al «Governo come responsabilità di orientare autorevolmente contesti relazionali informali, nell’ambito della scuola, della cultura, dell’economia, delle famiglie» e ancora altro. Il comitato è composto da Maria Laura Antonellini, Laura Regina Balestrini, Gemma Beretta, Serena Bortone, Annarosa Buttarelli, Franca Chiaromonte, Tiziana Coccoluto, Cristiana Collu, Margherita Dogliani, Antonella Giachetti, Giovanna Mazzini, Letizia Paolozzi, Anna Maria Piussi, Luana Zanella.

A insegnare in questa che, oltre a essere una scuola di alta formazione, è una scommessa politica, saranno filosofe, urbaniste, giuriste, teologhe, amministratrici etc, infine uomini che abbiano elaborato pensiero e pratiche secondo la differenza sessuale.

Tra i temi: testi, saperi ed esperienze dei femminismi, la trasformazione soggettiva per radicarsi nella propria differenza, la creazione delle condizioni soggettive e relazionali rivolte a «nuove istituzioni per la convivenza», un laboratorio permanente di incontro, discussione e registrazione storica di esperienze e pratiche di donne di tutto il mondo. Per info si può consultare la pagina fb.