Verde, allegro, pattina sul ghiaccio, cucina insieme ai bambini e non sembra per niente minaccioso. Lui è Lyle, il coccodrillo newyorkese entrato nelle case degli americani da quarant’anni a questa parte. È un perfetto cittadino di Manhattan. A fare la sua fortuna è stato forse proprio il suo buon carattere. Ora, però, pur se grandicello, è diventato orfano per la seconda volta: il suo «papà adottivo», lo scrittore e illustratore Bernard Waber, è morto all’età di 91 anni. Quando venne inventato – era il lontano 1962 – Lyle, solo e abbandonato, era entrato inavvertitamente nel bagno della famiglia Primm. Quando i due genitori insieme al figlio Joshua lo avevano trovato, non si erano persi d’animo. Non lo avevano cacciato né avevano chiamato la polizia. Lo avevano preso con loro, offrendogli un tetto, un pasto caldo e molto affetto. Da allora, il coccodrillo più amato dai bambini statunitensi, ha imparato a muoversi in una nuova vita. Niente fiumi o fogne della metropoli, ma comode stanze e cucine spaziose. Lyle, grazie a Waber, è diventato un per«sonaggio seriale – in uno dei libri a lui dedicati farà la conoscenza della madre biologica – e circa un milione e settecentomila piccoli lettori, dai quattro agli otto anni, hanno seguito le sue avventure. Come star dei cartoon, ha ispirato pure un musical animato andato in onda sulla Hbo e una pièce teatrale.

Bernard Waber amava molto le storie degli animali; nella sua veste di scrittore e artista non ha mai smesso di disegnare il suo «bestiario» rassicurante: Lyle stesso propone sempre storie di accettazione della diversità, soffre se è odiato, deve mettere tutto il suo impegno nel capire che non tutti sono amici e che i nemici esistono. Waber, nato a Philadelphia nel 1921, da genitori emigrati (padre austriaco e madre russa), cominciò studiando materie commerciali che poi abbandonò per seguire la sua passione: disegnare. Trasferitosi a New York a metà degli anni Cinquanta, lavorò per diverse riviste: con Life ebbe una stretta collaborazione che durò vent’anni. L’alligatore Lyle non ebbe immediato successo: in principio venne rifiutato dagli editori e prima di lui trovò una collocazione fra le pagine stampate Lorenzo, un pesciolino. «Ho sempre adorato il modo in cui i coccodrilli camminano, mi piacciono poi i loro occhi e i denti affilati», ha affermato lo scrittore in più di una occasione. L’apprendistato per scoprire i tratti «somatici» dei suoi beniamini e ricondurli a pochi segni grafici, ha avuto un sapore tutto domestico: l’ha fatto direttamente con i suoi tre figli. Esigenti e entusiasti di fronte alle «prove» del padre. Waber è anche l’autore dei libri The House on East 88th, Courage e Street.