Eterne storie del balletto. Durante i lavori di ristrutturazione del teatro Bolshoi, è stato scoperto il libretto originale della prima versione de Il lago dei cigni di Ciaikovskij: si tratta del balletto andato in scena nel 1877, passato alla cronaca come un fiasco per la versione coreografica di Reisinger e una Odette/Odile criticata per qualità espressiva e dinamica uniformi. La versione di riferimento per eccellenza è sempre stata quella del 1895 al Mariinskij con coreografia di Marius Petipa e Lev Ivanon, Ciaikovskij già morto, orchestrazione di Drigo.

A ritrovare nel 2009 l’antico libretto del 1877 è stato il ricercatore dell’Istituto degli studi di arte di Mosca, Sergey Konaev, che questo ottobre, dopo cinque anni di lavoro, ha presentato il risultato dei suoi studi. La ricerca ha portato alla luce uno spartito per violino che si reputava perso, note delle prove d’orchestra, notizie finanziarie sulla produzione, sul casting originario, sull’autore del libretto, Vladimir Petrovich Begichev, su scene e costumi, sui dettagli della tragica tempesta finale a cui Ciaikovskij teneva moltissimo. A danzare alla prima doveva esserci Lydia Geiten, ma diede forfait perché non amava per nulla la musica de Il lago.

Torna così alla ribalta anche la questione della musica originale del passo a due del cigno nero del terzo atto: Petipa e Drigo usarono uno stralcio della partitura proveniente dal primo atto; Vladimir Bourmeister negli anni Cinquanta cercò di ristabilire l’ordine originale e in linea con il realismo socialista fece salvare i due eroi. Con le attuali scoperte al Bolshoi, sarà definitivamente chiarito su quali parti dello spartito danzasse alle origini Odile, al di là delle preferenze di pubblico, critica e divine del balletto.