Tutto pronto per l’apertura dell’Anno santo. Tutto, tranne Roma.

Tra l’indifferenza e perfino il fastidio dei cittadini residenti, e la paura dei credenti che hanno creduto anche alle minacce dell’Isis e hanno rinunciato perciò in larga parte al pellegrinaggio, tra il «Fiat Lux» (spettacolo di luci sulla facciata della Basilica di San Pietro) e il Fiat show della diretta tv in mondovisione in Ultra HD 4K affidata addirittura alla consulenza artistica di Wim Wenders, tra il mistero della moltiplicazione dei piccoli cantieri aperti nelle ultime ore e la scomparsa della più grande opera giubilare (ma non dell’attuale Giubileo: di quello del 2000), la metro C, tra i 200 «cestini portarifiuti antiterrorismo» (trasparenti, ma chi li ha visti?) e i volontari dell’Unitalsi (600) e della Croce Rossa (300) scesi in campo, prende il via da questa mattina l’evento sacro francescano più militarizzato che si potesse consacrare alla «Misericordia».

Artificieri, cani anti esplosivo, metal detector fissi e portatili, 2000 uomini delle forze dell’ordine e 900 vigili urbani messi in campo, oltre ai reparti speciali antiterrorismo della polizia e dei carabinieri. Per l’occasione, sono stati assunti anche 800 nuovi poliziotti, ma per i sindacati è uno sforzo ancora «non sufficiente» perché, riferisce la Silp-Cgil, «gli organici in Polizia sono diminuiti negli ultimi 8 anni da 108.000 operatori a quasi 94.000».

Poi c’è l’elenco dei divieti: vietato all’interno del raccordo anulare, fino a domani sera, il trasporto di armi, munizioni, esplosivi, sostanze esplodenti e gas tossici (che poi vuol dire anche carburanti, Gpl e metano). E vietato anche accendere fuochi d’artificio. Ma soprattutto, di qui fino al 20 novembre 2016 è super vietato ogni tipo di sciopero o agitazione sindacale (protocollo sottoscritto da governo e sindacati) dei lavoratori dei servizi pubblici essenziali.

E ancora: no fly zone in un’area circolare del raggio di 10 chilometri dal centro della città, sei zone rosse attorno alle basiliche e una di «massima sicurezza» ad avvolgere la città del Vaticano e in particolare Piazza San Pietro. Ma quello che probabilmente darà più fastidio ai romani sarà la rimozione dei veicoli in sosta nella cosiddetta «area di rispetto», che comprende piazza Sant’Uffizio, via della Conciliazione e Porta Angelica, dove si trovano i varchi per l’afflusso dei pellegrini, aperti dalle 6,30 di questa mattina.

Eppure, secondo le previsioni dello stesso prefetto Franco Gabrielli, in Piazza San Pietro a dir tanto si riverseranno «tra i 50 mila e 100 mila» fedeli: meno dei tifosi in una qualsiasi partita all’Olimpico. Malgrado il menù di tutto rispetto (dal cous cous con curcuma e zenzero al sushi con riso basmati) preparato dalla Federazione Italiana Cuochi. Per tutti i gusti, perché, secondo un’indagine Ixè per Coldiretti, «il 30% dei pellegrini previsti per il Giubileo arriveranno dall’estero».

Mentre «invece, a seguito dei tragici fatti di Parigi – riferisce David Granieri, presidente di Coldiretti Roma – saranno circa 2 milioni gli italiani che rinunceranno, per paura di atti terroristici, a venire nella capitale». Un dato confermato anche dalla Federalberghi che parla di «un calo di circa il 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso» delle presenze alberghiere. Mentre per i B&B e gli affittacamere aderenti a Federalberghi Roma, si segnala «un’alta percentuale di disdette e addirittura il 50% in meno di prenotazioni rispetto all’8 dicembre dell’anno scorso».

Ma niente paura: a parte la cabina di regia dove si scandagliano le immagini trasmesse dalle telecamere disseminate sul territorio, gli elicotteri HH-212, gli Eurofighter e i droni Predator pronti ad intercettare eventuali oggetti non identificati nel cielo di Roma, soprattutto c’è la speranza che «come per l’Expo il numero di turisti è destinato a salire nel corso dell’anno santo».