«C’è solo una cosa che mi interessa e che sto approfondendo: se c’è stata una limitazione al diritto di informazione e cronaca»: è la posizione del capo della polizia, Franco Gabrielli, in merito al caso del figlio del vicepremier Matteo Salvini sulla moto d’acqua della polizia a Milano Marittima. Una posizione in parte ammorbidita: «La vicenda mi sembra un po’ amplificata, vi potrei portare decine di immagini di nostri mezzi che vengono utilizzati anche da ragazzini. Quindi questo mi interessa il giusto. Mi preoccupa di più, e ho chiesto un approfondimento, quando c’è una limitazione al diritto di cronaca che ritengo debba essere posto al centro». Il punto più delicato è stabilire se gli uomini che hanno affrontato il giornalista di Repubblica fossero o meno parte della scorta del leader leghista: «Stiamo approfondendo, sia sotto il profilo penale che disciplinare – ha spiegato ancora Gabrielli -. Perché se ci sono state delle minacce e degli atteggiamenti fuori dall’azione ordinaria ci sono anche profili penali».

Giuseppe Giulietti, presidente dell’Fnsi, ribatte: «Gabrielli vuole un approfondimento? Non è difficile, basta guardare le registrazioni video. Ci sono decine di sentenze che dicono che va pubblicato tutto ciò che ha una rilevanza sociale. Qualora il giornalista Valerio Lo Muzio decidesse di andare per vie legali, la Fnsi sarà a sua disposizione».

Il leader leghista anche ieri ha negato il problema: «Non vedo rischi per la libertà di stampa in Italia, onestamente. Sono preoccupato se si usano bambini di 6 o 16 anni per fare polemica politica, perché faccio il giornalista anch’io e prima di tirare in ballo un minore ci penserei tre volte. Tanti altri bambini salgono sulle moto della polizia, sui mezzi dei vigili del fuoco, sui mezzi dei carabinieri. Se ci sono delle indagini, aspettiamole. Che lascino fuori i bambini e se la prendano con me».

Il parlamentare 5S Luigi Gallo, vicino a Roberto Fico, attacca: «Un ministro dell’Interno deve essere equilibrato e responsabile. Non può essere una persona che, essendo anche segretario di una forza politica, si permette qualsiasi eccesso in una perenne campagna elettorale». E conclude: «Salvini si sta trasformando nell’altra faccia di Renzi. Lui utilizzava i jet privati a spese degli italiani, Salvini le moto d’acqua dei poliziotti. Entrambi hanno sviluppato una tracotanza da padroni quando ognuno di noi dovrebbe essere solo al servizio dei cittadini».