Le dichiarazioni del candidato sindaco dell’Urbe della destra Michetti, colpiscono per l’infimo livello del suo antisemitismo: per rozzezza metterebbe in difficoltà gli antisemiti di razza.

Dunque la tragedia della Shoah, della distruzione degli ebrei d’Europa, progettata dai nazisti con la fattiva collaborazione di tutti i fascisti d’Europa, compresi i fascisti italiani – non il popolo, i fascisti – godrebbe nelle manifestazioni della memoria di soverchia attenzione da parte dei buonisti, rispetto al dramma delle foibe, per la ragione che gli ebrei hanno le banche.

Le ceneri di sei milioni di «banchieri» di cui un milione e mezzo di bambini urlano. Con i deportati e i morti del ghetto di Roma, i più romani de Roma.

Questo politico da «generone romano» non prova pietà per le vittime delle foibe né per il dramma degli esuli istriani, perché il suo unico scopo è raschiare voti – non è forse stata Fd’I a guida Meloni che ha presentato in Parlamento una legge di fatto negazionista che chiede l’equiparazione delle foibe alla Shoah?

Tutto ciò è vile. Gli unici che non hanno titolo di commemorare le vittime delle foibe sono i fascisti e i loro eredi. Se i fascisti italiani non avessero invaso le terre della Jugoslavia con i nazisti e, servendosi della complicità degli ustascia fascisti croati , non avessero commesso atrocità rimaste cancellate e impunite – pulizie etniche, stragi, stupri, campi di concentramento – le tristi vendette delle foibe non ci sarebbero mai state.

I morti delle foibe, gli esuli istriani meritano giustizia, cordoglio e memoria. I fascisti tacciano e meditino sui loro crimini. L’Italia e Roma non hanno bisogno di squallidi clown che cavalcano l’antisemitismo.