Tornerà a battere un colpo Massimo D’Alema che riunirà i comitati del No, forse non il 21 gennaio – meglio evitare, per discrezione, la coincidenza con l’anniversario della nascita del Pci – ma il 28 dello stesso mese. Di fatto sarà il lancio dei comitati del Nuovo Ulivo. Hanno invece scelto proprio il 21 gennaio, e persino proprio Livorno, gli ex Pcdi ex Pdci (ex di Diliberto ex di Cossutta) che ora si sono scelti un nome parecchio impegnativo, Partito comunista italiano, guidati da Mauro Alboresi. Per loro sarà «un anno di rilancio», assicurano, «con richiamo al centenario della Rivoluzione d’Ottobre». Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris invece formalizzerà ’DeMa’ la sua associazione nazionale. Ha promesso – ieri sul manifesto – di non prepararsi alla corsa per le elezioni politiche. Poi però ha aggiunto che però «tutto può succedere». A lui guarda un pezzo di sinistra anti-Pd. Il quale Pd, a sua volta, affronterà il suo congresso in autunno, Roberto Speranza e Enrico Rossi sono già candidati contro il segretario Renzi, ma non è detto che nel frattempo non si vada al voto. Appuntamento del nuovo anno anche per L’Altra Europa con Tsipras: un’assemblea fra fine gennaio e primi di febbraio «per fare un punto sul 2017».

Per gli amanti del genere ’sinistra politica’ ecco qualche memo. Nessuna pretesa di completezza, neanche nessuna possibilità: l’agenda della sinistra è per definizione sempre in progress. Quelle che seguono sono le date già fissate. In rigido ordine alfabetico.

CAMPO PROGRESSISTA. Lanciata alla vigilia del referendum dall’ex sindaco Giuliano Pisapia, vuole ricostruire un’area di centrosinistra. Con il Pd. In accordo con Renzi, e questo è il limite principale per la sua ’pesca’ a sinistra. Ma anche competitivo con l’ex premier, utilizzando le primarie. I primi di gennaio l’ex sindaco di Milano correggerà la rotta con una nuova proposta e convocherà un appuntamento nazionale, dopo una serie di appuntamenti territoriali. «Interessati al percorso» – è questa per ora la diplomatica formula usata dai più – una quindicina di deputati di Sinistra italiana e molti ex segretari regionali di Sel. Molto probabile che dopo l’appuntamento nazionale nascano le ’officine per l’alternativa’ «per stare nel campo progressista per cambiarlo». «Alternative» è anche il nome dell’associazione nata da una costola della vecchia Sel per iniziativa di Francesco Ferrara e Massimiliano Smeriglio. Della partita, per ora defilata per ragioni istituzionali, è anche la presidente della camera Laura Boldrini.

VA A CONGRESSO IL PRC. Per il Partito della Rifondazione comunista la posta in gioco è la rielezione del segretario. Paolo Ferrero, che in carica dal 2008, potrebbe essere confermato, ma per statuto il suo mandato non può andare oltre i 10 anni, salvo deroghe. Quindi dovrebbe interrompersi nel 18. Probabile la conferma in caso di elezioni anticipate. Entro fine gennaio dovranno essere depositati i documenti politici, ammesso che ve ne sia più d’uno. Poi la fase dei congressi di circolo, poi quelli provinciali. Il congresso nazionale è a Spoleto dal 23 al 26 marzo. In caso di (improbabile) rinuncia di Ferrero c’è chi punta su Maurizio Acerbo, combattivo e magnetico ex consigliere regionale abruzzese. Altri su Eleonora Forenza, europarlamentare de L’Altra Europa con Tsipras, attiva sul fronte dei movimenti, candidata presidente dell’europarlamento per la Sinistra europea alle elezioni che si terranno il 16 e il 17 gennaio a Bruxelles. Ma proprio questo rende assai improbabile la sua corsa alla segreteria.

POLITICA IN COMUNE convoca la sua assemblea nazionale dopo una serie di precedenti che hanno unito le assemblee di Città in comune e di Politica di tutt@. La prima è una rete di liste locali di alternativa, la seconda raccoglie al suo interno associazioni, realtà civiche e culturali. Da ultimo si sono viste a dicembre insieme a molti comitati del No al referendum. Il tentativo è quello di definire una forma di soggettività politica, o meglio, secondo le parole di Sandro Medici, «aprire un ombrello sotto il quale ci sia spazio per tutti».

UNA DATA ANCHE PER POSSIBILE. Il movimento di Pippo Civati il 28 gennaio terrà a Parma gli stati generali. In attesa – ormai da un anno, c’è chi spiega con santa pazienza – di mettere insieme un movimento più ampio per prepararsi alle – possibili – elezioni a giugno. Con tutti i soggetti che condividono un progetto di governo. Per esempio Sinistra italiana, ma solo se deciderà di imboccare la strada dell’autonomia dal Pd. Sulla quale Civati non ha dubbi da tempo: «Se vai con Renzi, sei Renzi. Per evitarlo, non ci devi andare».

SINISTRA ITALIANA, DOPO un anno esatto e tormentato di lavori preparatori, approderà finalmente al congresso fondativo. Il busillis è il saldo fra quanti ex Sel riuscirà a traghettare nel nuovo partito – le defezioni più note sono quelle di Giuliano Pisapia e Marco Zedda – e quante new entry riuscirà a guadagnarsi. Il congresso sarà su un’unica mozione, ma per tesi contrapposte. Sempreché ce ne siano. A fine gennaio si chiuderà il tesseramento, seguiranno le assemblee locali per eleggere i delegati, infine le assise, dal 17 al 19 febbraio. Nessuna candidatura ufficiale per il momento. Candidato ’naturale’ è Nicola Fratoianni, da anni braccio destro di Nichi Vendola (che resterà in campo ma da padre nobile) alla cui elezione dovrebbe contribuire anche Stefano Fassina, deputato e consigliere al Comune di Roma di Sinistra per Roma. Ma potrebbero spuntare altre candidature. Da qualche tempo si scalda anche il giovane Marco Furfaro, già nella segreteria nazionale Sel e nel gruppo di punta dei giovani di Tilt, che a settembre ha dato vita alla rete ’Porte aperte’.