Ogni tanto si legge che qualcuno chiede di dichiarare illegale l’organizzazione ebraica “Lehava” per istigazione all’odio razziale e religioso e per atti di violenza. Il suo leader, Benzi Gopstein, però ha le spalle ben coperte ai piani alti della destra israeliana e continua a diffondere senza alcun impedimento dichiarazioni velenose. E non solo contro i palestinesi e gli ebrei di sinistra. In un articolo scritto il 17 dicembre per la pubblicazione religiosa Kooker, Gopstein ha augurato buon Natale ai cristiani definendoli «vampiri succhia-sangue», «nemici mortali» e ha chiesto la loro espulsione da Israele. Nello stesso articolo il leader di Lehava ha rivolto pesanti accuse all’establishment politico israeliano, colpevole a suo dire di avere un atteggiamento accogliente nei confronti dei «vampiri cristiani». «Non c’è posto per il Natale in Terra Santa. Cacciamo via i vampiri dalla nostra terra, prima che bevano di nuovo il nostro sangue», ha concluso. Un mese fa Gopstein e una dozzina di militanti di Lehava avevano protestato contro l’accensione delle luci dell’albero di Natale alla sede del YMCA di Gerusalemme e intimato a tutti i cristiani di lasciare immediatamente lo Stato ebraico.