L’amministrazione Trump ha presentato una proposta di bilancio per il 2020 che difficilmente diventerà legge. Ma il «Budget for a Better America» chiarisce qual è la visione degli Stati uniti che ha il presidente tycoon: The Donald intende rafforzare i finanziamenti per la difesa e le frontiere, mentre taglia in modo sostanziale i programmi di welfare per i più poveri.

Alcuni programmi se la vedono meglio di altri: l’esercito, la ricerca per l’Hiv e la sicurezza hanno evidentemente una priorità, mentre va meno bene per i programmi riguardanti la ricerca per il cancro, l’agricoltura e i sussidi alimentari.

Il programma di assistenza sanitaria per i meno ricchi, il Medicaid parte della riforma della sanità voluta dal predecessore Obama, non verrà cancellato. Ma l’amministrazione Trump ne chiede – ancora una volta – una vasta revisione e cerca di bloccare i finanziamenti alle sovvenzioni che lo mantengono in vita, così come di restringerne gli standard per potervi accedere.

Sempre sulla sanità la Casa bianca ha incluso nel bilancio una serie di iniziative per ridurre i prezzi dei farmaci ma, secondo le stime, ridurrà solo 19 miliardi di dollari nelle spese Medicare, fino al 2029. La maggior parte dei tagli previsti in questa proposta di bilancio riguarda una serie di imprese di ricerca scientifica e medica, tra cui un taglio del 13% alla National Science Foundation, un taglio del 12% al National Institutes of Health e la cessazione di un programma del Dipartimento dell’Energia che finanzia tecnologie speculative ritenute troppo rischiose per i privati e gli investitori.

La proposta di bilancio totale è di 4.700 miliardi di dollari e se da una parte ci sono tagli alla sanità, per la difesa sono previsti 750 miliardi di dollari, ovvero il 5% in più rispetto al budget del 2019. La richiesta del muro non è scomparsa, l’amministrazione Trump ha chiesto al Congresso 8,6 miliardi di dollari per costruire un muro di confine con il Messico, e non ci si aspetta, da parte dei democratici, un’accoglienza diversa da quella negativa riservata finora a questo progetto che per Trump è «emergenza nazionale».

La proposta di Trump arriva in un momento di tensione: nei prossimi giorni bisognerà raggiungere un accordo per evitare automatici tagli di spesa, ma con la Camera controllata dai democratici e un certo numero di senatori repubblicani che affrontano esigenze di rielezioni difficili, questo progetto di bilancio avrà probabilmente una durata breve al Congresso.

Da questa proposta, che arriva in un clima già pre-elettorale, nonostante alle elezioni manchino quasi due anni, e con i candidati presidenziali democratici che continuano a svelare piani per aumentare le tasse ai ricchi e aumentare la rete di assistenze sociali, è chiaro che ciò che il presidente Trump vuole offrire è una visione opposta.