Nella provincia di Karkhov, in Ucraina, si eserciterebbero membri dei reparti dell’estrema destra del battaglione Azov e di Pravij Sektor, in vista di un loro utilizzo in Siria.

È quanto emerge da documenti che circolano in ambienti dell’opposizione a Petr Poroshenko. Ma non solo: in zona si addestrerebbero alla guerriglia anche uomini provenienti dal Medio Oriente, dalla Turchia e persino da paesi dell’Unione Europea.

La provincia di Karkhov è la terza più grande del paese e la capitale, con il suo milione e mezzo di abitanti, è seconda solo a Kiev per grandezza. Dopo le vicende della Maidan del 2014 qui si tennero grandi manifestazioni filo-russe e contro la svolta reazionaria nel paese. Da allora le autorità centrali ucraine hanno sempre avuto un occhio di riguardo per Karkhov visto che si trova non distante dalle «repubbliche» ribelli del Donabass.

Nel giugno scorso la polizia di Karkhov ha fatto circolare una missiva riservata in cui si informa che «le forze del dipartimento hanno creato un campo per la preparazione di specialisti di Pravy Sektor e dell’Azov. Il campo si trova nel distretto di Krasnograd… a distanza a più di 6 chilometri dai più vicini centri abitati. Il corso per “specialisti” dura due mesi».

Una notizia davvero inquietante se si pensa che Pravy Sektor è un partito ucraino che fa riferimento al fascismo nazionalista di Stepan Bandera e il Battaglione Azov è un milizia neofascista che durante la guerra del Donbass si è macchiata di violazioni dei diritti umani e violenze contro le donne.

Nell’informativa si specifica che «al momento attuale nel campo ci sono 20 persone (uomini e donne compresi tra i 17 e i 40 anni)… Gli “esercitanti” si preparano sparando esclusivamente con carabine e fucili diffusi tra la popolazione vicina ai confini con la Russia».

Ma dove saranno dislocati questi «specialisti»? In Siria secondo quanto si apprende dalla missiva e con un ruolo di «provocazione»: «Gli istruttori hanno alle spalle importanti esperienze in Siria e dirigeranno i gruppi una volta che gli “specialisti” avranno terminato il corso».

In caso dovessero finire a contatto con l’esercito di Assad «dovranno presentarsi come ufficiali dell’esercito russo scontenti della politica russa e che intendono combattere il loro governo in qualsiasi paese».

In una più breve missiva della polizia di Karkhov del 16 settembre scorso si sostiene inoltre di aver addestrato nella provincia di Karkhov, 613 “studenti”. Di questi «5 sarebbero morti… 52 sarebbero diretti in Turchia, 77 in Unione Europea», mentre 145 sarebbero «rientrati in Siria e altri paesi del Medio Oriente». Di quale tipo di personale militare si tratti, di quali siano i loro scopi e i loro obiettivi è difficile da desumere.

Tuttavia si potrebbe ipotizzare che si possa trattare di truppe «non ufficiali» della Nato di vari paesi, o campi paramilitari di altro tipo. Del resto è noto che gli Usa svolgono esercitazioni con l’esercito ucraino, già da tempo.