Riparte la stagione dei concerti dopo due anni di rinvii a causa della pandemia, e si riaffaccia anche il progetto dei Krafwerk, lontani dalle sale d’incisione da tempo immemore ma capaci di portare in questi anni sui palchi di mezzo mondo il loro tour in 3D. Uno show multimediale che fonde musica e arte performativa e che vedrà il debutto italiano il 2 e 3 maggio al Tearo degli Arcimboldi di Milano. Il tour proseguirà poi con due altri appuntamenti: il 5 maggio al teatro Regio di Parma (data già sold out) evento di apertura della terza edizione di Parma Cittadella Musica, per concludersi il 7 maggio maggio al Gran Teatro Geox di Padova. Indiscussi maestri del techno pop, nascono nel 1970 dall’unione di Ralf Hutter e Florian Schneider sono stati in grado di traghettare le avanguardie verso sperimentazioni elettroniche, portando la loro musica in classifica pur mantenendo un rigore formale che non si è mai concesso a mode e estetismi solo per compiacere il pubblico.

MOLTI EPIGONI e tanti artisti che si sono ispirati alle loro intuizioni, come Giorgio Moroder che nei primi anni settanta porta il loro stile nella nascente disco music di matrice teutonica. . Sopravvissuti a lutti e defaillance, i Kraftwerk si esibiscono dal vivo ora in questa formazione composta da Ralf Hütter, Henning Schmitz, Fritz Hilpert e Falk Grieffenhagen Negli ultimi anni, a partire dalla retrospettiva The Catalogue, ospitata nel 2012 al MoMA di New York, i Kraftwerk sono tornati alle proprie origini, alla scena artistica e musicale della Düsseldorf di fine anni ‘60. Alla serie di concerti in 3-D al MoMA sono seguite ulteriori presentazioni alla Tate Modern Turbine Hall (Londra), all’Akasaka Blitz (Tokyo), all’Opera House (Sydney), alla Walt Disney Concert Hall (Los Angeles), alla Fondazione Louis Vuitton (Parigi), alla Neue National Galerie (Berlino) e al Guggenheim Museum (Bilbao).