Il papa, ieri, ha ricevuto una delegazione di famigliari di «desaparecidos», portata in Italia dalla 24 marzo onlus. Abbracciando la madre di Marie-Anne Erize, la modella franco-argentina sequestrata, violentata e uccisa dalla dittatura, Bergoglio ha mandato «un bacio alle madri di tutti gli scomparsi» (circa 30.000).

Per l’omicidio di Marie-Anne è chiamato in causa l’ex militare argentino Luis Malatto, che risiede in Italia per via del doppio passaporto. Alla giovane modella, che lavorava con i Montoneros nelle bidonvilles di Buenos Aires è stato dedicato un centro antiviolenza a Roma, nel quartiere di Tor Bella Monaca (via Aspertini 393), e lì domani si recheranno in visita i famigliari. Il Vaticano ha annunciato l’apertura degli archivi della chiesa relativi al periodo della dittatura argentina (1976-’83), a quarant’anni dal golpe militare.

Nella delegazione era presente anche Cecilia Romero, nipote del vescovo salvadoregno Oscar Romero, ucciso dagli squadroni della morte il 24 marzo del 1980. L’anno prossimo, nel centenario della nascita, dopo la beatificazione decisa da Bergoglio, il Salvador spera nella sua canonizzazione.