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Banca popolare Etica è la prima e tutt’ora unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica. Nata nel 1999 grazie all’impegno di migliaia di persone e delle principali reti della società civile italiana, oggi Banca Etica è una realtà consolidata nel panorama del credito italiano e continua a crescere: 17 filiali in Italia e una in Spagna, una trentina di “banchieri ambulanti” e servizi online e da mobile sempre più evoluti stanno rendendo la finanza etica accessibile a tutti i cittadini e le organizzazioni che vogliono scegliere un uso responsabile del denaro.

Oggi Banca Etica ha una raccolta di risparmio che supera il miliardo di euro e finanzia oltre 8mila tra imprese sociali, cooperative e organizzazioni senza scopo di lucro che lavorano per il bene comune.

Banca Etica è una banca popolare e cooperativa: la sua forza si basa sulla partecipazione attiva di moltissimi soci e socie.

Il 21 maggio si elegge il nuovo Consiglio di Amministrazione che guiderà la banca per i prossimi 3 anni. L’assemblea generale si svolge contemporaneamente a Padova e a Madrid

Quest’anno per la prima volta l’assemblea dovrà votare con un nuovo sistema elettorale: i 13 componenti del CdA saranno scelti mediante votazione su liste composte da 9 candidate e candidati; ai quali si aggiungono altri 4 componenti eletti da un elenco di candidati e candidate singoli.

Si sono presentate due liste:

  1. la lista partecipativa denominata “Con Biggeri per Banca Etica”, che comprende – oltre all’attuale presidente, Ugo Biggeri – candidati/e in gran parte già presenti nell’attuale CdA (per il programma elettorale e il dibattito vai qui)
  2. la lista autonoma “Banca Etica aperta e innovativa” che propone come presidente Giulio Tagliavini, anche lui consigliere uscente che ha selezionato invece candidati/e prevalentemente esterni all’attuale CdA. (Per il programma elettorale e il dibattito vai qui)

Se una delle liste, pur non risultando vincente, riceverà almeno un terzo dei voti essa esprime due membri del consiglio. In questo caso i componenti eletti dall’elenco dei candidati singoli si riducono a due.

Ogni elettore esprime 2 voti: 1 per una lista e 1 per un candidata/o singolo.

I soci e le socie di Banca Etica possono, per la prima volta, votare a distanza online senza recarsi di persona in assemblea a Padova o a Madrid.

Per farlo è stato necessario pre-registrarsi entro il 16 maggio sull’apposito portale.

A partire dallo scorso marzo gli oltre 80 Gruppi di Iniziativa Territoriale dei soci attivi di Banca Etica che si riuniscono in Italia e in Spagna hanno organizzato decine di incontri sui territori al fine di coinvolgere il più possibile i soci nelle scelte di governance della Banca, conscendo direttamente alcuni dei candidati del CdA.

Quest’anno più che mai Banca Etica si sta sforzando con ogni mezzo – newsletter, social network, voto a distanza, dirette streaming, incontri di persona – per stimolare e favorire una partecipazione attiva della vasta base sociale (i soci sono oltre 38mila), nella convinzione che questa partecipazione sia il vero baluardo per rafforzare il modello della cooperazione in finanza, pesantemente messo in discussione dai recenti scandali e da ripetuti interventi del Governo Italiano e delle istituzioni europee che tendono tutti a ridurre lo spazio per la finanza cooperativa e mutualistica, spingendo invece verso un modello unico di grande banca costituita come S.p.a.  e “too big to fail”.

Un modello che presenta gravi rischi (come hanno dimostrato crisi e scandali delle gradi banche negli Usa, ma anche in Gran Bretagna, Germania) soprattutto qualora diventasse l’unico modello disponibile.

Intervista a Ugo Biggeri

Biggeri è presidente di Banca Etica dal 2010 ed è candidato per un nuovo mandato 2016-2019.

Quali sono le sfide su cui Banca Etica si dovrà concentrare nei prossimi anni?

Banca Etica ha dimostrato che è possibile essere una banca solida facendo finanza etica in un momento in cui fare banca è difficile.

Il futuro si presenta con alcune sfide importanti per tutto il settore: la disintermediazione che arriva nel settore bancario con conseguente rivoluzione del modo di essere sul mercato (più web e meno uffici); il perdurare di tassi bassi che diminuiscono i ricavi per il settore.

Banca Etica è ben posizionata per affrontare entrambe le sfide proseguendo nei percorsi in corso e grazie alla sua ottima reputazione e sul modello di business basato sulla partecipazione attiva di soci e clienti.

Oltre a ciò la sfida fondamentale che è propria di Banca Etica è quella di riuscire ad aumentare l’operatività e le idee connesse alla finanza etica: non solo più Banca Etica e più Etica Sgr, ma anche più azioni culturali e politiche per cambiare la finanza e ridare valore alle scelte sociali ed ambientali dei cittadini in campo finanziario.

In che modo le sinergie tra finanza etica e società civile potrebbero aiutare l’Italia a uscire dalla attuale crisi economica e di valori?

I nostri risparmi e investimenti, pur rimanendo “nostri”, attraverso qualunque istituzione finanziaria vengono usati potenzialmente da tutti: possono svolgere un ruolo fondamentale per i beni comuni e le comunità oppure possono distruggere valore.

Dare valore mutualistico e politico ai nostri soldi è una nuova opportunità che come cittadini e società civile possiamo e dobbiamo usare.

Andare a fondo con coerenza su questa idea e chiedere che le norme incentivino gli investimenti ad impatto sociale sicuramente può aiutare ad uscire dalla situazione di crisi in cui ci troviamo.

Cosa chiede il movimento della finanza etica alla politica e alle  istituzioni?

Scelte globali come la tassa sulle transazioni finanziarie, la lotta ai paradisi fiscali, regole che rallentino la finanza speculativa…E scelte di economia civile ossia di rafforzamento dei meccanismi di solidarietà e mutualità dei cittadini: nella promozione sociale, nelle imprese sociali, nella finanza etica e cooperativa.

Dobbiamo fare in modo che a livello locale, dei cittadini, gli investimenti dei propri soldi in imprese di carattere mutualistico e solidale siano avvantaggiate e non ostacolate.