Il presidente russo Vladimir Putin ha proposto di tenere nel 2020 una riunione «importante e simbolica» dei leader di Stati membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite. Una iniziativa che poi potrebbe essere poi ripetuta con regolarità per affrontare i più grandi problemi legati alla pace nel mondo.

Il presidente russo dopo aver rifiutato la proposta fatta da qualche mese da Donald Trump e Emmanuel Macron di ritornare alla formula del G8, tornato ad essere G7 dopo l’annessione russa della Crimea nel 2014, ora propone un nuovo format basato non su gerarchie economiche ma sul ruolo avuto nella Seconda guerra mondiale. Parlando giovedì al forum internazionale «Ricordare l’Olocausto, combattere l’antisemitismo» in Israele, Putin ha affermato che i leader mondiali non dovrebbero trascurare i primi germogli di odio, antisemitismo e xenofobia e fare di tutto per difendere la pace. «L’esempio, secondo me, può e deve essere dato dai paesi fondatori dell’Onu, 5 potenze che hanno una responsabilità speciale per la difesa della civiltà. Ne abbiamo discusso con alcuni colleghi e abbiamo colto reazioni positive in vista di una riunione dei capi di Stato membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu: Russia, Cina, Usa, Francia e Gran Bretagna», ha detto Putin.

Secondo il leader russo uno degli argomenti dell’incontro potrebbe essere la situazione in Libia dove per ora non si riesce a trovare una via d’uscita. «Ma ci sono molti altri problemi. Lo svolgimento di questo incontro nel 2020 sarebbe importante e simbolico, perché stiamo celebrando il 75° anniversario della fine della guerra mondiale e la fondazione dell’Onu» ha concluso Putin. Altri temi ad hoc dei possibili successivi incontri potrebbero essere la Palestina, la situazione in Africa. Subito, Macron ha preso la palla al balzo per caldeggiare l’iniziativa. «Mio caro amico presidente Putin, sono d’accordo con te sul fatto che i 5 paesi fondatori dell’Onu hanno una responsabilità speciale, ed è ora di unirci di nuovo. Ne abbiamo parlato già giorni fa, dobbiamo stare insieme e parlarne» ha dichiarato Macron.