Lo sciopero generale dei medici è confermato, nonostante il governo abbia presentato un nuovo emendamento per le 6 mila assunzioni saltate solo due giorni fa. È la posizione unitaria di tutte le organizzazioni sindacali che oggi bloccheranno la sanità pubblica contro il governo Renzi. Lo sciopero, spiega il segretario della Fp-Cgil medici, Massimo Cozza «riguarda problemi generali della sanità, e le assunzioni ne rappresentano solo una parte. Il nodo è la sostenibilità dell’Sistema sanitario nazionale».

Quanto al nuovo emendamento «mancano risorse certe. Sembra basato su risparmi regionali tutti da verificare, da parte di Regioni che sono tra l’altro già in difficoltà economica». «La nostra protesta – aggiunge Cozza – mira a richiamare l’attenzione dei cittadini sul fatto che c’è un rischio concreto di sopravvivenza per il nostro Servizio sanitario nazionale e per le erogazioni di prestazioni ai cittadini stessi».

Nell’emendamento, rileva il sindacato dei medici ospedalieri Cimo «non si identificano fondi certi, ma derivanti da risparmi tutti da verificare e si affidano alle Regioni una serie di atti assolutamente necessari, anche se già previsti da norme e mai attuati». Inoltre, «sembra siano consentiti contratti cocopro che il job act ha cancellato per il privato e che rappresentano un danno per i medici. Noi abbiamo chiesto e continueremo a chiedere con forza contratti a tempo determinato».

E pensare che qualcuno ha creduto che il Jobs Act avrebbe cancellato la precarietà.