Nel calendario del Viminale quello di oggi è uno di quei giorni che non potrebbe essere segnato con nessun altro colore che il rosso. Decine di cortei sono infatti previsti da Milano a Palermo resi a rischio soprattutto per la presenza in piazza della destra, anche estrema, da Fratelli d’Italia a Forza Nuova e Casa Pound. Ma anche per la possibilità che infiltrati possano entrare nei cortei più istituzionali. come quello indetto a Roma dall’Anpi, con l’intenzione di provocare scontri. Per questo da giorni al ministero degli Interni si sta lavorando a un piano di sicurezza i cui ultimi particolare, per quanti riguarda Roma, sono stati messi a punto nel corso dell’ultimo tavolo tecnico che si è tenuto ieri pomeriggio. Nella capitale sono previsti quattro tra cortei e sit in. Alle 13, 30 da piazza Esedra prenderà il via la manifestazione antifascista indetta dall’Anpi, che avrà terminerà a Piazza del Popolo.

Dalle 14 alle 18 i no vax manifesteranno a piazza San Giovanni, mentre sempre alle 14 muoverà dall’Esquilino il corteo indetto dal Si Cobas contro il Job Acts. Alle 18, a piazza Vittorio, è invece prevista una manifestazione elettorale della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. I centri sociali si vedranno infine nel pomeriggio davanti all’ex Cie di Ponte Galeria per un sit-in di protesta contro i rimpatri degli immigrati.
Il dispositivo di sicurezza messo in piedi di Questura e Viminale prevede l’impego di 3.500 agenti e la creazione di due cerchi concentrici attivi fin da ieri sera. Il primo prevede controlli ai caselli autostradali e lungo le vie consolari che entrano a Roma. Il secondo nelle aree di concentramento della manifestazioni e prevede l’impiego di idranti e metal detector. Va da sé che è vietato portare caschi, bastoni e aste rigide, con la sola eccezione delle aste vuote all’interno usate per portare le bandiere. Prevista infine la presenza in piazza anche di artificieri, mentre la polizia scientifica riprenderà ogni momento delle manifestazioni fin dall’arrivo in piazza dei manifestanti.

I timori maggiori riguardano la possibilità che manifestanti di destra e di sinistra possano entrare in contatto tra loro, dando così origine a scontri come quelli avvenuti due sere fa a Torino in occasione dell’iniziativa organizzata da Casa Pound all’Nh Hotel con la presenza del leader Simone Di Stefano. Lo stesso Di Stefano sarà oggi a Milano per un comizio (la mattina sarà a Bologna, altra piazza a rischio). Sempre a Milano è previsto un comizio del leader della Lega Matteo Salvini che sarà a piazza Duomo con lo slogan «Prima gli italiani». Più che abbastanza per far temere al sindaco Giuseppe Sala che possano verificarsi «momenti di tensione».
L’attenzione di tutti sarà comunque per la grande manifestazione di Roma indetta dall’Anpi con Cgil, Arci, Acli, Libera e decine di altre organizzazioni, associazioni e partiti, In piazza saranno presenti anche il segretario del Pd Matteo Renzi e la Presidente della Camera Laura Boldrini. Al posto della sindaca Virginia Raggi, in viaggio ufficiale, ci sarà il vicesindaco Luca Bergamo. Previsto l’arrivo di almeno 400 pullman da tutta Italia.