Un campionato del mondo di calcio, nonostante si disputi in Brasile, può dirsi ancora tale? Sì e no. Sì perché il Brasile è la patria di un gioco presto sublimato in danza e prodigio incantatorio (nonostante la pratica del futebol, teste Alex Bellos, vi sia approdata relativamente tardi per il tramite oltretutto di ruvidi scozzesi), no perché il calcio da molto tempo ha smesso di essere un gioco e persino uno sport per tradursi in quello che in effetti è, qui e ora, praticamente ovunque: vale a dire uno spettacolo a dominante televisiva, una merce a diffusione planetaria la cui...
Alias
Identikit del mondiale brasiliano
Futebol. Un evento spettacolare, ma anche un catalogo merceologico: il calcioverdeoro promette una sbornia. Inutile spegnere la tv