«Siamo pronti ad accogliere i minori dei campi profughi greci». L’appello scritto al governo tedesco (che non ha alcuna intenzione di riproporre la «politica di benvenuto») è firmato da sei borgomastri disobbedienti all’idea di Fortezza Europa ora incarnata dalla neo-presidente Ue, Ursula von der Leyen.

Dai municipi di Colonia, Hannover, Potsdam, Düsseldorf, Friburgo, Francoforte sull’Oder e Rottenburg sul Neckar ieri è partita la richiesta ufficiale di «salvare immediatamente e prima di tutto i bambini senza più i genitori che vivono soli, in condizioni inaccettabili, a Lesbo».

Proposta sostenuta subito da Boris Pistorius, ministro dell’Interno socialdemocratico della Bassa Sassonia che si è schierato a fianco dei borgomastri che rappresentano Linke, Verdi, Cdu oltre la sua Spd. Ma anche dal governatore democristiano dello Schleswig-Holstein, Daniel Günther.

Sull’emittente Ard ha fatto sapere che a Kiel le porte sono sempre aperte «per chi fugge dal confine greco-turco dove nell’ultimo fine settimana la situazione è precipitata drammaticamente. Il nostro Land è pronto a fare la propria parte», chiosa il premier dello Stato tedesco più a nord.

Come specificato nella lettera (anticipata dalla rete Rnd) i sei sindaci ricordano alla Grande coalizione federale che ben 140 comuni tedeschi si sono già dichiarati «Porti sicuri» comunicando l’immediata disponibilità delle strutture di accoglienza per i minori.«Un segnale umanitario fondamentale dalle molte città che da subito sono disposte ad aiutare i più deboli fra i deboli», spiega Pistorius soprattutto al suo partito che sta al governo.

Mentre sui cristiano-democratici e cristiano-sociali si fa sentire l’asfissiante pressione della Chiesa protestante tedesca (Ekd) che “bacchetta” la GroKo: «Ci sono già paesi disposti ad accogliere i minori dei campi greci. Lo faccia anche la Germania» scandisce Martin Dutzmann, “ambasciatore” della Ekd a Berlino ma anche a Bruxelles, in diretta sulla tv del Nordreno-Vestfalia.

Un bel problema per la maggioranza parlamentare che sostiene il governo: giovedì il Bundestag ha respinto la mozione dei Verdi che chiedeva di accogliere almeno 5mila rifugiati. A favore hanno votato solo 117 deputati contro il secco nein di 495 colleghi, a partire dal gruppo della Spd che ha sostenuto a parole solo «il contenuto» della mozione.