Da una parte i sindacati confederali che discutono proficuamente col ministro Poletti, dall’altra stamattina in piazza per «Il giorno della collera» il Coordinamento nazionale unitario pensionati (Conup) e l’Usb.

Dopo mesi di attesa Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp sono stati finalmente stati convocati al ministero del lavoro. Passata la tensione per la sentenza della Corte costituzionale sulle mancate rivalutazioni 2012-13, i sindacati confederali vogliono aprire la partita sul nuovo sistema di calcolo delle rivalutazioni che si applicherà dal 2017.

Oltre a possibili – ma molto remote – modifiche al decreto emanato dal governo, ora in parlamento per la conversione, i segretari Gigi Bonfanti, Carla Cantone e Romano Bellissima hanno discusso con Poletti «la necessità di ricostituire il montante del valore delle pensioni in essere illegittimamente bloccato dalla Legge Monti» e «l’esigenza di equiparare la “no tax area” dei pensionati con quella dei lavoratori attivi», si legge in una nota unitaria.

L’altro tema all’ordine del giorno riguarda il ruolo del presidente dell’Inps Tito Boeri. I sindacati dei pensionati ne criticano apertamente la sovraesposizione mediatica quasi quotidiana con dichiarazioni e posizioni molto penalizzanti per i loro iscritti. Una su tutte la possibilità di ricalcolare le pensioni esistenti con il solo metodo contributivo: proposta irricevibile. Specie se fatta da chi, il presidente dell’Inps, non fa parte del governo. «Il ruolo indebitamente esercitato da Boeri dà l’impressione che sia stato messo nel ruolo per distruggere l’Istituto e non già per gestire al meglio i contributi versati dai lavoratori», sottolinea la nota unitaria.

Il ministro Poletti ha «preso atto delle richieste, ha dichiarato la sua disponibilità a costruire un percorso di confronto che si pone come primo obiettivo quello di rendere chiaro lo stato della situazione e evitare allarmi e aspettative infondate». Il prossimo incontro è stato già fissato per il 16 luglio. Per quella data i sindacati prepareranno una lista di priorità da discutere con il governo.

Oggi invece dalle 10,30 alle 14,30 Conup, Usb e associazione degli esodati saranno in presidio davanti al ministero dell’Economia per contestare il decreto sulla rivalutazione per «il mancato rispetto della sentenza della Consulta», per «la “strategia della pensione” che il governo sta mettendo a punto non solo per non restituire i rimborsi ai pensionati, ma soprattutto per vanificare il diritto alla pensione di chi è ancora al lavoro e di chi lavoro non ha, per poter distruggere la previdenza pubblica e l’Inps».