Il controspionaggio tedesco bolla Alternative für Deutschland come «caso sospetto» e apre un’indagine per verificare se il partito fascio-populista rispetta per davvero le regole sancite nella Legge fondamentale. Lo rivela la stampa nazionale, dallo Spiegel alla Süddeutsche Zeitung, mentre al servizio di intelligence tengono la bocca cucita «per rispetto del procedimento in corso», cioè confermano sostanzialmente la storica decisione.

Vuol dire che AfD da oggi è ufficialmente un soggetto politico di estrema destra pericoloso per la convivenza democratica. Quindi d’ora in poi l’Ufficio per la protezione della Costituzione (BfV: l’agenzia per lo spionaggio interno) ha il permesso di scandagliare con i mezzi tipici degli 007 mail private, documenti interni e telefonate personali di dirigenti e iscritti.

Dalla lente dei servizi saranno certamente esclusi i deputati regionali, del Bundestag e di Bruxelles, così come i candidati alle elezioni federali del prossimo 26 settembre. Pende invece ancora al tribunale amministrativo di Colonia la decisione se estendere la sorveglianza anche a chi svolge funzioni pubbliche.

Le prove raccolte per aprire il fascicolo sono voluminose e dettagliate, proprio come aveva preteso il ministro dell’interno, Horst Seehofer (Csu), delegando agli esperti legali il parere strettamente tecnico. E il lavoro degli agenti è stato scientifico: il dossier è lungo mille pagine e copre gli ultimi due anni dell’attività politica del partito che attualmente vanta 89 deputati al Parlamento federale ed è rappresentato nei Landtag di tutti i 16 Stati della Bundesrepublik. Elencate, una dopo l’altra, tutte le presunte violazioni del principio di convivenza democratico che il BfV ora intende approfondire con un’indagine a spettro nazionale.

«La messa sotto osservazione dell’incivile e anti-democratica AfD non solo è giusta ma anche necessaria. Il partito ha brutalizzato il dibattito politico, negato la Storia, e prosperato sull’odio per dividere la società. AfD rappresenta a pieno titolo un caso per il BfV. Sono contento che la democrazia tedesca abbia gli strumenti per difendersi» sottolinea il segretario generale Spd, Lars Klingbeil.

«Quando si tratta di noi il servizio di intelligence agisce sempre in modo politico. Alla vigilia delle elezioni federali ciò è particolarmente grave» replica Alice Weidel, capogruppo di AfD al Bundestag, seguita dall’indignazione sui social dei principali dirigenti nazionali.

Finora l’attenzione del controspionaggio si era concentrata soprattutto sulle attività sospette del movimento giovanile di AfD e sull’ala di estrema destra «Der Flügel» che fa capo al leader della Turingia, Bjorn Höcke. Prima del salto di qualità clamoroso ma non del tutto inaspettato: da anni partiti, associazioni e comuni cittadini chiedono di censurare il partito che sostiene apertamente tesi xenofobe, razziste e negazioniste dell’Olocausto condite con slogan ripresi alla lettera dalla propaganda del Terzo Reich.