Vorrei provare a dare una definizione politica del “rischio calcolato” in base al quale, come è noto, il governo ha deciso di dare inizio, nella situazione epidemiologica data, alle riaperture. Parliamo del maggior numero di contagi, di ricoveri e quindi di morti, che possono essere causati da una riapertura probabilmente intempestiva delle attività economiche, decisa da un governo che, sulla base di forte pressioni della piazza e della destra, ha deciso per ragioni di consenso di ignorare le evidenze scientifiche disponibili. Se i tempi delle riaperture non sono più decisi tenendo conto delle evidenze scientifiche, allora si può dire che...