Innamorarsi a 15 anni, come a 25, deve forse esser un inciampo: interrompe il corso quotidiano della vita e conduce fuori strada, costringendo a balzi in dimensioni più adulte e potenzialmente pericolose. Sven e Kurt, quasi fratelli nelle loro pene d’amore, si ritrovano in una realtà che ha regole diverse da quelle del loro quotidiano.

SVEN S’INNAMORA per la prima volta quando incontra la tormentata Chloe, capelli verdi e mille fragilità. Le loro esperienze, l’amore ricevuto o negato, la famiglia presente o persa, la capacità degli adulti che li circondano, li rendono sempre più distanti e incomunicabili. Kurt, di dieci anni, più grande è tormentato dalla passione per una ragazza distante geograficamente e culturalmente. Kurt e Frida, vicini di casa da bambini si ritrovano dai due lati del muro, divisi dalle restrizioni e dalla contrapposizione fra il mondo consumistico di lui e quello grigio delle trabant in cui vive lei. Trainati dall’intraprendenza di Kurt si ritroveranno a destreggiarsi fra malavita e Stasi, trascinando con sé anche i loro giovani amici, in un’avventura thriller li metterà alla prova lasciando cadaveri reali e figurati.
Fabio Geda e Marco Magnone in Il lato oscuro della luna (Mondadori, pp. 224, euro 17) ci riportano a Berlino nella sua «normalità» ai tempi del muro, e lo fanno con una scrittura fluida, lontana dalla lingua disseminata di metafore forti che connota la realtà distopica della saga Berlin.

Nei volumi della saga, i bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi, unici superstiti di un virus che ha ucciso tutti gli adulti e spazzato via la società civile e ogni regola prestabilita, si trovano a fare i conti con la sopravvivenza e si dividono in bande dandosi forme diverse di autogoverno, accomunati spesso da esperienze di vita simili e da leader a cui affidano le proprie esistenze, identificandosi con toponimi ormai privi di storia: Gropiustadt, Zoo, Havel e Tegel. Su ognuno di loro incombe un senso di morte vissuto e atteso perché a nessuno è consentito crescere in un mondo senza futuro. La domanda costante non è tanto come sopravvivere ma come creare senso e mantenere la propria umanità senza una prospettiva.
Sven e Chloe li abbiamo conosciuti proprio nel primo volume di questa fortunata avventura letteraria, tratteggiati nella loro grandezza di capi: limpido e buono fino allo stremo Sven, rabbiosa e spietata Chloe. I due si incontrano in un momento drammatico e fondamentale per le loro bande e, pur affrontandosi in un gioco fatale, si riconoscono.

IL LETTORE ADOLESCENTE che così fugacemente li intercetta andrebbe di certo a cercarli in una fan-fiction di wattpadd se gli autori non fossero così generosi da regalare a Sven e Chloe un passato, seppur accennato, in questo nuovo romanzo.
I due autori, infatti, con Il lato oscuro della luna invertono la marcia del tempo, all’indietro, dal ’78 al ’75, per consegnare a chi legge briciole di comprensione e offrire soprattutto a Chloe la possibilità di un’adolescenza prima che l’inanellarsi di eventi drammatici la trasformi nella Chloe di Tegel, regina dei giochi della morte.