Sono lo scrittore veronese Nicola Cinquetti (poeta e docente di liceo, tra i suoi libri Il giro del ’44, ma anche La piscia della Befana, l’Odissea e l’Iliade, oltre alle favole di Ultimo venne il verme, Bompiani) e l’illustratrice Felicita Sala i «migliori» dell’anno al 39/o Premio Andersen-Il mondo dell’infanzia, il più ambito riconoscimento attribuito ai libri per ragazzi, ai loro autori, illustratori ed editori, annunciato oggi via Facebook, causa pandemia. La giuria è partita proprio dall’autonomia dimostrata dai bambini, che in questi mesi hanno trascorso il tempo in casa senza amici, studiando davanti a uno schermo e inventando mondi dove continuare a essere felici.

Così, tra le pagine che sono salite sul podio letterario si incontrano il cowboy Roy che salva la maestra rapita in Desperado (Beisler) di Ole Könnecke (Miglior libro 0/6 anni); o i bambini de La Buca (Camelozampa) della scrittrice svedese Emma Adbåge (6/9 anni); il protagonista di Nello spazio di uno sguardo (Terre di Mezzo) di Tom Haugomat, che osserva la vita del giardino con una lente di ingrandimento (categoria Libro fatto ad arte) e la bambina di Che cos’è un fiume? (Topipittori) di Monika Vaicenaviciené (Libro di divulgazione).
Tra i premiati delle diverse sezioni troviamo anche: Miglior libro 9/12 anni,
Le parole di mio padre (HarperCollins) di Patricia MacLachlan; Libro oltre i 12 anni, Nella bocca del lupo (Rizzoli) di Michael Morpurgo; Libro oltre i 15 anni, Alla fine del mondo (Mondadori) di Geraldine McCaughrean; Albo illustrato, Tutto cambia (Orecchio Acerbo) di Anthony Browne; Libro senza parole, L’isola (Lemniscaat) di Mark Janssen; Libro a fumetti, Nera. La vita dimenticata di Claudette Colvin (Einaudi ragazzi) di Émilie Plateau; Libro mai premiato, John della notte (Equilibri) di Gary Paulsen; Collana di Narrativa, quella della casa editrice Giralangolo; Progetto editoriale, MinaLima Classics (Ippocampo), gli albi-scrigno delle fiabe reinventate in pop up e intagli dai designers con studio-laboratorio a Londra.

Il graphic novel (adattamento dell’omonimo libro di Tania de Montigne) Nera. La vita dimenticata di Claudette Colvin di Émilie Plateau si è aggiudicato il premio con la seguente motivazione della giuria: «Per la forza di una narrazione necessaria e urgente, volta a inquadrare vicende storiche sottolineandone però con uguale intensità l’attualità intorno al tema dei diritti civili; per la capacità di rendere accessibile a tutte e a tutti, anche in età evolutiva, una storia poco nota, pure attraverso l’adattamento in letteratura illustrata».

L’illustratrice Felicita Sala – studi di filosofia in Australia e poi una passione germogliata e inseguita da autodidatta –  ha colpito invece per il suo «segno limpido e incisivo dalle forti valenze narrative» e La Buca di Emma AdBåge (tradotto da Samanta K. Milton Knowles) si è imposta grazie alla «rappresentazione vivacissima e vera dell’infanzia, dei suoi bisogni e dei suoi desideri» (è già in ristampa e in arrivo in una seconda ondata nelle librerie). Libro rivelazione in Svezia, la buca del titolo si trova nel cortile della scuola: è rimasta dopo alcuni lavori. Ci si può fare ogni tipo di gioco. Gli unici a guaradrla con fastidio sono i grandi, sono sicuri che prima o poi qualcuno si farà male. Scatta il divieto, accompagnato da proposte di giochi più tradizionali e, per i piccoli, assai più noiosi: l’altalena, il pallone… All’inizio c’è la rabbia ma i bambini non si arrendono: intorno alla Buca si può giocare senza calarsi al suo interno, così nessun adulto  avrà da ridire.