Una cosa i pensionati che manifestano oggi in tutt’Italia l’hanno già ottenuta. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio ha promesso il ripristino del Fondo per la non autosufficienza – storica battaglia dei sindacati – a 350 milioni se non addirittura l’aumento «fino a 400 milioni», rimangiandosi i tagli previsti nel testo depositato in parlamento della legge di stabilità.
La promessa è stata fatta alla portavoce dei familiari dei malati di Sla, i più colpiti dal taglio anche per la doccia gelata – il famoso Ice bucket challange – che Renzi fece ad agosto prima di dimenticarsi gli impegni presi. «Delrio si è preso l’impegno a ripristinare il fondo per la non autosufficienza a 350 milioni: non siamo soddisfatti e gli abbiamo chiesto di aumentarlo ulteriormente. Ci ha risposto che ci sarà sapere», ha spiegato Mariangela Lamanna, portavoce del Comitato 16 novembre uscendo dall’incontro a palazzo Chigi. In mattinata il Comitato era stato in presidio davanti al ministero dell’Economia, in via XX Settembre a Roma con i malati e familiari a spiegare le loro ragioni e la loro fatica quotidiana.
Un’altra promessa fatta dal premier – e invece completamente disattesa – è quella di allargare il bonus di 80 euro agli stessi pensionati. Promessa fatta al momento della presentazione del decreto – e dunque in piena campagna elettorale per le Europee – che Renzi si è rimangiato già ad agosto. Su questo Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp hanno deciso di mobilitarsi già in settembre lanciando perfino un hashtag di cui sono gelosi del copyright: #nonstiamosereni.
Ecco dunque le tre manifestazioni che questa mattina in contemporanea accoglieranno i pensionati di tutta la penisola. A Milano, al Teatro Nuovo (piazza San Babila) a concludere la manifestazione sarà Carla Cantone, segretario generale dello SpiCgil. A Roma invece il teatro della protesta sarà l’Auditorium della Conciliazione (Via della Conciliazione 4), con le conclusioni di Gigi Bonfanti, segretario generale Fnp-Cisl. Qui – a testimonianza dell’importanza della mobilitazione – saranno presenti anche i segretari generali di Cgil, Cisl Susanna Camusso, Annamaria Furlan e quello in pectore della Uil Carmelo Barbagallo.
Infine a Palermo la manifestazione sarà ospitata al teatro Politeama (Via Castrofilippo 90), con le conclusioni di Romano Bellissima, Segretario generale Uilp. Il teatro è però già considerato troppo piccolo per contenere i pensionati che hanno già garantito la propria presenza e dunque sono già stati previsti dei maxischermi fuori il teatro per poter assistere agli interventi. Le manifestazioni si terranno tutte in contemporanea, nella mattinata, con inizio intorno alle 9,30 e termine intorno alle 13,30.
Con questa mobilitazione, i sindacati dei pensionati chiedono a governo e Parlamento interventi urgenti su reddito da pensione, fisco, welfare, sanità, lotta agli sprechi e ai privilegi e misure più efficaci per rilanciare sviluppo, lavoro e occupazione.
La manovra del governo Renzi in realtà pur non estenendendo il bonus degli 80 euro ha evitato risparmi su questo capitolo di spesa proprio per non penalizzare troppo questa già martoriata categoria. Confermate però il blocco della rivalutazione sopra i 1.500 euro lordi e tutte le altre misure di contenimento della spesa previste nelle manovre degli anni passati. Misure che Più di 1.400 euro persi in sei anni. Nel 2014 i pensionati italiani avranno 1.419 euro in meno rispetto al 2008. Il conto è presto fatto: sono oltre 118 euro in meno al mese, sottratti ai consumi e ai bilanci delle famiglie.
Più in generale, pensionati e sindacati tutti cercheranno di contrastare l’idea, che il governo alimenta continuamente, di pensionati come privilegiati e garantiti che «rubano» risorse ai giovani. Una idea confutata dagli ultimi dati dell’Inps: il 43 per cento delle pensioni – pari a 6,8 milioni di persone – sono sotto i mille euro lordi, il 13,4 per cento – pari a 2,1 milioni di persone – addirittura sotto i 500 euro.