A margine dell’apprensione, dei rimbalzi, delle conferme e dei dubbi espressi dall’Europa e dal Fmi, cui il governo greco ha cercato di rispondere nella giornata di ieri, rimangono le scadenze cui la troika ha – in teoria – legato la Grecia e Atene.

Si tratta di rimborsi previsti da giugno fino a fine agosto, per cifre che vanno dai 300 milioni, fino ai 3,2 miliardi di titoli detenuti dalla Bce.

Il prossimo 5 giugno si attende il rimborso di una rata da 312 milioni al Fmi.

Il 12 giugno è la volta del rimborso della seconda rata da 330 milioni al Fmi.

Il 16 giugno tocca al rimborso della terza rata da 600 milioni al Fmi.

Il 19 giugno il rimborso della quarta rata da 330 milioni al Fmi.

Anche luglio ha scadenze importanti: il 13 tocca alla quinta rata da 450 milioni al Fmi, mentre il 20 luglio il governo Tsipras dovrà rimborsare alla Bce 3,5 miliardi di euro di titoli detenuti da Francoforte in scadenza.

E poi arriverà agosto: il primo è atteso il rimborso della sesta rata da 200 milioni al Fmi. Il 20 agosto, infine, il rimborso di altri 3,2 miliardi di titoli detenuti dalla Bce.