Sono stati 16.310 i nuovi positivi al Covid registrati ieri in Italia su 260.704 test effettuati (molecolari e antigenici). Il tasso di positività si è attestato al 6,3%, in aumento rispetto al 5,9% di venerdì. Le vittime sono state 475. In totale i casi da inizio epidemia sono saliti a 2.368.733, i morti a 81.800. Gli attualmente positivi sono 557.717 (meno 351 su venerdì), in isolamento domiciliare ci sono 532.413 persone. In calo di due unità i pazienti in terapia intensiva: in totale i ricoverati in rianimazione sono 2.520. I pazienti in area medica sono invece diminuiti di 57 unità portando il totale a 22.784. La regione con il maggior numero di positivi ieri è stata la Lombardia (2.134) seguita da Sicilia (1.954), Veneto (1.929), Emilia Romagna (1.674), Lazio (1.282) e Campania (1.132).

Ieri alle 20 risultavano 1.085.221 vaccinati in Italia su 1.455.675 dosi consegnati, pari al 74,6% della fornitura già iniettata. Sul totale della popolazione immunizzata, 756.994 sono operatori sanitari e sociosanitari, 158.609 personale non sanitario, 94.738 ospiti di Rsa. La Campania ha somministrato il 97,4% delle scorte, sopra l’80% si attestano Emilia Romagna, Veneto, Umbria e Toscana. Regioni che potrebbero avere problemi con il rallentamento delle forniture Pfizer visto che deve iniziate la fase del richiamo dei primi vaccinati.

Dopo la conferma del blocco fino al 5 marzo degli ingressi da Gran Bretagna e Irlanda, ieri il ministro Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza con cui impone fino al 31 gennaio lo stop ai voli in partenza dal Brasile e vieta l’ingresso in Italia di chi negli ultimi 14 giorni vi è transitato. «Chi si trova già in Italia, in provenienza da quel territorio, è tenuto a sottoporsi a tampone». A far paura, dopo quella inglese, è la nuova variante brasiliana del Covid-19: «È fondamentale – ha spiegato Speranza – che i nostri scienziati possano studiarla approfonditamente. Nel frattempo scegliamo la strada della prudenza».