Laura Rogora è una delle atlete più forti al mondo e la punta di diamante della nostra nazionale a Tokyo. Classe 2001, romana, un metro e mezzo d’altezza per 40 chili, da qualche anno si è trasferita a Trento, dove l’atleta delle Fiamme Oro unisce l’allenamento in palestra alla pratica outdoor e agli studi universitari di matematica. È fortissima in entrambe le declinazioni della scalata: a livello sportivo ha vinto tre mondiali giovanili, a cui l’anno scorso ha aggiunto il successo nella coppa del mondo senior, categoria lead. Per quanto riguarda l’arrampicata in falesia, Laura viene da un passato da enfant prodige: nel 2016 è stata la prima italiana a salire una via di 9a, a soli 14 anni e, complice l’assenza di gare nella prima metà del 2020, è salita di grado prima con la ripetizione di Pure Dreaming Plus (9a+) ad Arco, e poi compiendo la libera di Ali Hulk sit extension total (9b) in Spagna. Con quest’ultimo exploit Rogora è diventata la seconda donna al mondo a raggiungere uno dei gradi più elevati di sempre in arrampicata.

Laura Rogora Ap

Ludovico Fossali, 24 anni, è il nostro specialista della velocità. Sangue trentino ma infanzia emiliana, Ludo è tutto muscoli e potenza: supera il metro e ottanta, detiene il record italiano di velocità in 5.73 e nella sua bacheca conta una vittoria nel mondiale e un successo nella coppa del mondo speed. È un vero appassionato dei Giochi: tra i suoi miti olimpici elenca Pietro Mennea, Usain Bolt e Alberto Tomba, il suo sogno è riuscire a imitarli.

Michael Piccolruaz, südtirolese di 25 anni, è arrivato alle Olimpiadi grazie all’ultimo pass disponibile e ha un forte background come boulderista. Misha proviene da una famiglia molto legata alla montagna: suo padre è guida alpina, ma anche i due fratelli e la madre scalano. L’atleta gardenese risiede a Innsbruck e tra i suoi più assidui compagni di allenamento conta il fuoriclasse austriaco Jacob Schubert.