L’istituto centrale per la Grafica di Roma ospita fino al 1 aprile l’esposizione delle copertine e di una selezione delle tavole e dei bozzetti dei lavori inclusi nel progetto “Fumetti nei musei”. Si tratta di una mostra di 88 originali che documenta l’iniziativa nata da un’idea del Ministero dei Beni Culturali, volta a far conoscere ai ragazzi le collezioni dei musei italiani attraverso un linguaggio inedito, trasformando le visite in vere e proprie esperienze formative grazie al tocco leggero di una guida a fumetti. I direttori dei musei italiani hanno incontrato alcuni tra i fumettisti più celebri del panorama nazionale che, attraverso storie di fantasia, hanno raccontato le collezioni del patrimonio museale prendendo spunto da elementi storici e artistici reali: 22 musei metteranno a disposizione dei servizi educativi il proprio fumetto gratuitamente per diffondere la conoscenza del proprio patrimonio e favorirne la fruizione. Gli albi promuovono i luoghi della cultura con un linguaggio ancora non pienamente esplorato ma sicuramente attraente, e contengono le storie brevi create dagli artisti, una sezione didattica, e una pagina bianca, un invito a raccontare la propria storia a fumetti ambientata in un museo per poi pubblicarla e condividerla sui social network. Ecco quindi la lunga lista di collaborazioni tra musei e autori: la Galleria Borghese e Martoz, la Galleria dell’Accademia di Firenze e Tuono Pettinato, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e LRNZ, la Galleria Nazionale dell’Umbria e Andrea Settimo, la Galleria Nazionale delle Marche e la Reggia di Caserta e Maicol&Mirco, le Gallerie degli Uffizi e Alessandro Tota, le Gallerie dell’Accademia di Venezia e Alice Socal, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica in Palazzo Barberini e Paolo Parisi, i Musei Reali di Torino e Lorena Canottiere, il Museo e Real Bosco di Capodimonte e Lorenzo Ghetti, i Musei del Bargello e Otto Gabos, il Palazzo Reale di Genova e Fabio Ramiro Rossin, il Parco Archeologico di Paestum e Dr. Pira, la Pinacoteca di Brera e Paolo Bacilieri, le Gallerie Estensi e Marino Neri, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Zuzu, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e Vincenzo Filosa, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto e Squaz, il Palazzo Ducale di Mantova e Sara Colaone, il Parco Archeologico di Pompei e Bianca Bagnarelli, il Parco Archeologico del Colosseo e Roberto Grossi. I fumettisti, legati o meno al marchio editoriale Coconino, sono stati associati a un museo, rispettando, nella maggior parte dei casi, la loro provenienza geografica.

“È un progetto che non ha eguali – ha dichiarato Ratigher, al secolo Francesco d’Erminio, direttore editoriale di Coconino Press/Fandango – per la sua ampiezza, la complessità e il legame con le istituzioni. Tutti i nostri autori che hanno partecipato, diversi per stili, esperienza ed età, hanno visitato i musei con i loro direttori in modo proficuo e collaborativo prima di realizzare la loro storia a fumetti. Il risultato è davvero qualcosa di unico”. Un progetto importante non solo per lo scopo didattico, ma anche per quello museale e d’archivio: al termine della mostra, tutte le stampe originali esposte entreranno a far parte del patrimonio dell’Istituto Centrale per la Grafica, costituendo così il primo importante nucleo di opere dell’Istituto legato all’arte del fumetto.