I mondiali antirazzisti sono maggiorenni, quest’anno compiono 18 anni. Il percorso lungo e faticoso per arrivare alla maggiore età, dice che il tempo ha dato ragione all’idea nata all’interno di Progetto Ultrà dell’Uisp, quella di organizzare un meeting per unire le tifoserie italiane ed europee impegnate nella lotta al razzismo negli stadi. E la Fse ( Football supporters europe, http://www.fanseurope.org) per rendere omaggio al più grande meeting mondiale di squadre di calcio antirazziste, celebrerà in Italia il congresso europeo dei tifoso di calcio ( Effc).

A Castelfranco Emilia, località Bosco Alberganti, in provincia di Modena, dove si svolgono i mondiali antirazzisti (www.mondiali$$antirazzisti.org) confluiranno oltre 140 squadre di calcio in rappresentanza di paesi europei ed extraeuropei, alle quali si uniranno le squadre di altri sport dal rugby alla pallavolo, dal basket al tchouckball fino al cricket. Complessivamente animeranno i mondiali antirazzisti oltre 250 squadre, che dal 2 al 7 luglio si incontreranno all’insegna della lotta al razzismo nello sport e nella società. Ai mondiali antirazzisti di Castelfranco Emilia a Bosco Alberganti è prevista la partecipazione di ultrà impegnati da anni nella lotta al razzismo nel calcio, tra i quali spiccano quelli del Marsiglia, del Borussia Dortmund e del Sankti Pauli.

«Per i 18 anni dei mondiali antirazzisti – afferma Carlo Balestri ideatore e anima della manifestazione- chiederemo il diritto di cittadinanza universale per tutti. I nostri sono mondiali dal basso, ai quali possono partecipare tutti, senza esclusione, non sono i mondiali delle èlite, quelle che cancellano le favelas e cedono alla corruzione. Quest’anno alle partite, alle mostre e ai filmati, oltre alla presentazione di libri, nell’ambito del congresso dei tifosi europei, vi saranno dibattiti che riguarderanno il ruolo dei tifosi nei movimenti e nelle proteste sociali, in particolare saranno presenti i tifosi di squadre che sono stati protagonisti delle primavere arabe, ma non mancheranno quelli provenienti dall’Ucraina. Un tema che verrà affrontato anche quello del rapporti tra i tornei internazionali di calcio e i diritti umani, su questo argomento interverranno, tra gli altri, un calciatore professionista che ha giocato in Qatar e un ex calciatore. Si parlerà della spinosa questione del rapporto tra criminalità organizzata e calcio, in collaborazione con Libera».

I tifosi provenienti da ogni parte d’Europa in occasione del loro congresso, costituiranno cinque gruppi di lavoro su questi temi: «Divisi cadiamo», «organizzazioni nazionali dei tifosi»; «la nostra partita è sugli spalti»! «Coreografie e strumenti di tifo»; «mantieni il calcio sporco!» «Festeggia le rivalità, combatti le discriminazioni»; «guardare una partita di calcio non è reato, iniziative e aiuti legali dei tifosi per i tifosi contro la repressione»; «supporter liaison officers in Italia, chi sono, cosa fanno, aggiornamento per i tifosi italiani».

L’anno scorso a dare il calcio di inizio ai mondiali antirazzisti fu Cècile Kyenge, ministro dell’Integrazione del governo Letta, che torna quest’anno per l’appuntamento di Castelfranco Emilia. A tutte le squadre che portano nella Piazza Antirazzista un manifesto (possibilmente bilingue) che documenti il carattere e le attività della propria squadra, verranno assegnati tre punti extra per il torneo di calcetto. Bar e ristoranti saranno in funzione tutto il giorno fino a notte, mentre la mattina saranno attivi i centri estivi per i bambini. A tutti i partecipanti ai mondiali antirazzisti è consentito il campeggio libero all’interno dell’area di Bosco Alberganti.

Ai mondiali antirazzisti interverranno anche i sindaci delle quattro località che dalla prima edizione a oggi, lungo un percorso di diciotto anni, hanno ospitato l’evento sportivo. La prima edizione si svolse a Monte Cervino, in provincia di Modena, luogo della prima repubblica partigiana d’Italia, per alcuni anni la manifestazione sportiva antirazzista è stata ospitata a Fucecchio, per poi spostarsi a Casalecchio di Reno, e ora a Castelfranco Emilia.

L’anno scorso la Coppa Mondiali Antirazzisti è stata assegnata alla squadra degli Rfc Ska Lions Caserta. Oltre a schierare in campo i migranti e i rifugiati politici, si occupa anche di ripristinare campi di gioco e recuperare spazi pubblici abbandonati per metterli a disposizione di tutti, in particolare dei bambini e dei ragazzi che non hanno un posto dove giocare. Nell’edizione del 2013, la Coppa Invisibili è stata conferita di diritto ai Liberi Nantes. L’anno scorso gli organizzatori dei mondiali antirazzisti assegnarono la coppa l’11 giugno, di gran lunga prima dell’inizio della manifestazione sportiva internazionale, infatti la squadra di calcio dei Liberi Nantes gioca nel campionato di terza categoria indetto dalla Figc Lazio, a fine campionato la squadra è arrivata seconda con 61 punti, dunque aveva diritto di salire di categoria, ma è stata esclusa perché ha schierato giocatori che non hanno la cittadinanza italiana, essendo la squadra costituita esclusivamente da esuli in attesa di asilo politico, perciò non sono riconosciuti dalla Figc. Una beffa alla quale gli organizzatori dei mondiali antirazzisti hanno risposto con ironia.