Parte oggi l’edizione numero 36 del Meeting di Cl (il secondo nell’era-Renzi) opportunamente depurato dalla «cattiva politica» come dalle ingombranti presenze non solo di Formigoni & Lupi. Nessun esecutivo da anticipare (come nel 2011 con l’anteprima del governo Monti) anche se la fiera di Rimini rimane comunque la vetrina della «sussidiarietà nazionale».
La boarding-list degli ospiti eccellenti è lunga e sintomatica: dai ministri Graziano Delrio, Paolo Gentiloni, Pier Carlo Padoan, Maurizio Martina e Giuliano Poletti (che ha comprato uno stand per promuovere il Jobs Act) all’ad di Finmeccanica Mauro Moretti e al presidente dell’Anci Piero Fassino; dal governatore lombardo Roberto Maroni all’ad Enel Francesco Starace passando per il giglio magico Marco Carrai.
Tutti concentrati sull’appuntamento clou fissato per martedì 25 agosto. Alle 13 sul palco dell’«Auditorium Intesa Sanpaolo» salirà il presidente del consiglio Matteo Renzi accompagnato da Giorgio Vittadini e Emilia Guarnieri: all’ordine del giorno il dialogo su «L’Italia e la sfida del mondo». Nella stessa location alle 11.15 andrà in scena il dibattito su «Scuola statale o paritaria purché sia migliore» con l’ex ministro Luigi Berlinguer, presidente dei comitati per lo sviluppo della cultura scientifica e dell’apprendimento della musica (del Miur) e «ispiratore» del riformismo di Stefania Giannini.
Nel pomeriggio, nello spazio sponsorizzato Eni parleranno Marta Cartabia, vice presidente della Corte costituzionale, e Sabino Cassese, giudice emerito della Consulta. e il workshop nella sala di Poste italiane sui «Nuovi strumenti finanziari per lo sviluppo delle coop» organizzato dalla (imprescindibile) Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna, con il presidente Massimo Matteucci e il direttore generale Roberto Macrì. Sempre il 25 agosto, alle 15, riflettori del Meeting sull’enciclica «Laudato sì per una nuova cura della terra»: scambio di opinioni tra Vittadini e Carlin Petrini fondatore di Slow Food.
Il tema 2015 è «la mancanza». E pesano le assenze di Mauro Inzoli, «don Mercedes» e fondatore del Banco Alimentare (cui il papa ha inflitto la «pena medicinale perpetua» per abusi sui minori) e dell’universo che ruota intorno alla Coop La Cascina coinvolta nell’inchiesta Mafia Capitale. Mancanza che si fa sentire soprattutto in Puglia: al cimitero di Manduria, i dipendenti della coop ciellina (non pagati) hanno incrociato le braccia, costringendo i familiari dei defunti a caricarsi in spalla le bare…