La vita dei gregari del ciclismo, quelli che stanno sempre vicino al capitano e non possono mai andare in fuga. Devono coprire i compagni quando c’è vento, portare le borracce agli altri, difendere il capitano dagli attacchi, i gregari non vincono mai e soprattutto la stampa non parla di loro, non dedica spazio come ai campioni delle due ruote, i gregari sono destinati a restare nell’anonimato per tutta la carriera ciclistica. Il regista lituano Arunas Matelis, già autore di Before flying back to the earth (2005), un documentario sui bambini affetti da leucemia, ha realizzato un bel film Wonderful Losers, una coproduzione europea realizzata da Italia, Svizzera, Belgio, Lettonia, Irlanda e Spagna, sulla vita dei gregari del ciclismo, nelle sale fino al 27 maggio ( per gli aggiornamenti https://www.facebook.com/Wonderful.Losers.ITA/) in concomitanza con il passaggio del Giro d’Italia nelle varie città in cui fa tappa. Il regista ha seguito per sette anni il Giro d’Italia, filmato il mondo dei gregari, le loro regole, le gerarchie, gli incidenti, gli interventi volanti dall’ammiraglia medica, medici che si espongono fuori dal finestrino per disinfettare le ferite, si accertano che chi è caduto non abbia battuto la testa, danno appuntamento ai gregari incidentati non gravi al termine della corsa per un ulteriore controllo. La cinepresa si ferma sul lavoro di Giovanni Tredici, medico del Giro coadiuvato da Elena della Valle, unica donna medico della corsa rosa, sull’intervento dei rianimatori dopo le cadute collettive gravi, il controllo che i medici fanno prima di partire della loro borsa sanitaria, si accertano che vi siano le boccette dell’ adrenalina, il Buscopan, l’efedrina, la maschera dell’ossigeno, le testimanianze dei corridori sulla lungodegenza in ospedale dopo gravi incidenti e le amicizie che si fanno nella stanza con pazienti malati di cancro. Dice il lombardo Daniele Colli, ciclista professionista gregario, la cui carriera è stata segnata da gravi e ripetuti incidenti, compreso la rottura di tre vertebre, che sembravano aver compromesso definitivamente la sua carriera, invece poi ha ripreso a correre per la gioia dei famigliari:” Il gregario è forte quasi come un capitano, deve entrare in fuga, tenere coperti gli altri dal vento, portare le borracce agli altri corridori, ma i giornali non ne parlano mai”. La macchina da presa riprende il volto sofferente di un gregario che dopo una caduta continua a pedalare con il braccio fratturato, tenendo il manubrio con una mano, fino al traguardo, per non far perdere punti alla squadra. Il sacrificio di una vita in bicicletta per far vincere gli altri. Tra i “wonderful losers” c’è il siciliano Paolo Tiralongo, gregario di lungo corso che ha aiutato a vincere Contador, Nibali, Aru e il canadese Svein Tuft. Wonderful Losers è un film che aiuta a capire la vita differente del mondo dei gregari, senza dei quali i campioni vincerebbero meno.